La lobby del fotovoltaico europeo chiede che l'Unione sviluppi una strategia politica competitiva e specifica per il fotovoltaico
Nel contesto della strategia di crescita dell’UE per la prossima decade, la Commissione europea ha individuato una serie di iniziative faro, al fine di coordinare gli sforzi a livello comunitario e a livello nazionale. Iniziative che, a detta dell’Epia, costituiscono una buona base di partenza ma a cui dovrebbe essere affiancato un approccio più personalizzato e “settore-specifico”. Per sviluppare una lungimirante politica industriale per il fotovoltaico in Europa, l’associazione individua una serie di elementi chiave da porre come fondamenta di una possibile strategia futura:
- Un favorevole quadro politico a lungo termine della politica favorevole alle energie rinnovabili
- Un supporto dedicato agli investimenti nel settore produttivo
- Un forte impegno per un’innovazione continuata
- Migliorare l’accesso al finanziamento
- Un maggiore uso di strumenti di standardizzazione
- Una politica ambiziosa di sviluppo di capacità e competenze
Crescendo, il settore solare fotovoltaico deve inevitabilmente ampliarsi al di fuori dei mercati tradizionali verso Asia, Medio Oriente, Africa e America Latina. In tal senso, spiega l’Epia, la politica industriale dell’UE dovrebbe incoraggiare l’espansione di queste aree emergenti, promuovendo una serie di collaborazioni che assicurino trasparenza, apertura ed equilibrio nel mercato. Al contempo l’UE dovrà continuare a vigilare per garantire che la nuova ondata di concorrenza si basi su principi equi. “La Commissione europea – esorta l’associazione nel documento – dovrebbe prestare particolare attenzione, sia a livello internazionale e all’interno dell’UE, alle misure protezionistiche o a politiche asimmetriche volte a promuovere le esportazioni e a discriminare l’import.