Dal feed in tariff alle aste solari:così cambia il mondo fotovoltaico

Sono attualmente 17.4 i GW fotovoltaici in gara attraverso aste solari a livello globale. Di questi, 9,6 saranno assegnati nel terzo trimestre del 2017

aste solari
(Credit: GTM Research)

 

 

Il fotovoltaico europeo sceglie le aste solari per tornare a crescere

(Rinnovabili.it) – Mercati più maturi e competitivi, in equilibrio tra la necessità di ridurre gli oneri e portare avanti la crescita verde. Le rinnovabili europee hanno trovato il meccanismo (quasi) perfetto per accompagnare la trasformazione in atto. Parliamo delle aste che negli ultimi tempi hanno iniziato a rimpiazzare in Europa, e non solo, schemi incentivanti più protettivi e per questo anche meno in grado di responsabilizzare i produttori da fonti rinnovabili.

È così che nel 2016 abbiamo assistito al rapido passaggio dai feed in tariff (FiT), l’equivalente della tariffa omnicomprensiva italiana, a gare al ribasso e aste tecnologicamente neutrali.

 

L’ultimo Global Solar Demand Monitor di GTM Research ha monitorato nel dettaglio il settore fotovoltaico mondiale e le aste solari aperte o a anche solo annunciate. Si scopre così che, nonostante i record d’offerte si siano registrate per lo più in America latina e in Asia meridionale, il mercato europeo è oggi quello più attivo. E, con tutta probabilità, lo sarà anche nel prossimo futuro.

GTM Research sta monitorando circa 17.4 GW in gara attraverso aste solari a livello globale. Di questi 9,6 GW saranno assegnati solo nel terzo trimestre del 2017. Va da sé che con 8,1 GW confermati, l’Europa sia la prima regione per contingente messo in gara. L’Asia meridionale, guidata dall’India, è al secondo posto con 5 GW.

 

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aste solariSecondo gli analisti, attualmente sono attivi meccanismi di asta al ribasso su 48 mercati nazionali e altre 27 nazioni stanno progettando o pianificando sistemi simili. “I mercati maturi del fotovoltaico, tra cui la Germania, il Giappone e il Regno Unito, hanno utilizzato appalti concorrenziali […] per rimediare ai deficit di bilancio delle sovvenzioni, alla saturazione del mercato, al “curtailment” (la riduzione forzata della produzione), alle problematiche di equilibratura delle reti e agli elevati costi“, ha spiegato Ben Attia, analista di GTM eautore principale del rapporto.

 

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Allo stesso modo, i mercati emergenti con ridotta capacità installata, se non addirittura nulla, stanno impiegando questi stessi strumenti per posizionarsi nel mercato in maniera competitiva senza dover spendere risorse in incentivi statali. “I mercati ad alta crescita come l’India e il Messico hanno utilizzato gli stessi meccanismi […] per assegnare centralmente progetti su reti più deboli, fornire crediti e offrire garanzie o assicurazione e creare una pipeline multi-gigawatt a basso costo e senza sovvenzioni”. Anche grazie alle nuove aste solari, per la prima volta nel 2017 si prevede che la domanda fotovoltaica supererà gli 80 GW.

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