Sulle miniere di carbone tedesche fino a 2,7GW di solare galleggiante

Il Fraunhofer ISE analizza il potenziale di crescita fotovoltaica sulle miniere di lignite a cielo aperto della Germania

solare galleggiante
Credit: www.baywa-re.de

 

I pit lakes tedeschi offrono una preziosa chance al solare galleggiante

(Rinnovabili.it) – In Germania l’abbandono del carbone ha ormai una data. E, sebbene il 2038 appaia un anno fin troppo lontano per l’addio definitivo, il Paese è già alla ricerca di nuove soluzioni che accompagnino la transizione energetica e occupazionale. Una di queste è il solare galleggiante, tecnologia che potrebbe letteralmente prendere il posto della fonte fossile. Il come lo spiega il Fraunhofer ISE. L’istituto tedesco ha effettuato, a nome della BayWa, una valutazione del “potenziale fotovoltaico” messo a disposizione dalle ex-miniere di lignite a cielo aperto o destinate alla chiusura.

La scelta non è casuale. Quando le operazioni di estrazione vengono interrotte e cessano le attività di drenaggio, nelle cave si formano i cosiddetti “pit lakes”, bacini idrici artificiali le cui acque possono contenere alte percentuali di metalli pesanti. Questi siti sono diventati, negli ultimi anni, meta del nuovo solare galleggiante: offrono superficie utile per l’installazione senza innescare conflitti per l’uso del suolo e aiutano a raffreddare i pannelli e dunque ad aumentare la loro efficienza.

 

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La soluzione è stata largamente sperimentata nella regione dell’Asia-pacifico, Cina in primis, ma potrebbe dare una importante mano anche al phase out del carbone tedesco. Secondo il Fraunhofer ISE, infatti, il potenziale tecnico sulle miniere a cielo aperto di lignite in Germania è di circa 56 GWp. Da questa gigantesca cifra, tuttavia, i ricercatori hanno sottratto tutte quelle aree rilevanti per le attività turistiche, la conservazione della natura o protezione del paesaggio. Il risultato? Ci sarebbero ancora 2,74 GWp sfruttabili.

Le centrali solari galleggianti sono un concetto relativamente nuovo per l’uso del fotovoltaico – spiega il Dr. Andreas Bett, direttore di Fraunhofer ISE ma per le quali esiste un grande potenziale di generazione elettrica a livello mondiale, anche perché consentono un’espansione neutra”.

 

Nel dettaglio, l’estrazione della lignite in Germania ha creato quasi 500 stagni a cielo aperto con una superficie totale di 47.251 ettari. La maggior parte di essi si trova nel Brandeburgo (29,8%), Sassonia-Anhalt (28,2%) e Sassonia (15,7%). Dall’analisi è emerso che il potenziale più elevato per il solare galleggiante si troverebbe nella Lusazia e nella zona della Germania centrale. Il team di scienziati ha anche fatto notare come lo studio non abbia preso in considerazione altri tipi di bacini artificiale e l’acqua naturale stagnante, siti che nel complesso potrebbero far ipotizzare ipotizzare un potenziale significativamente maggiore.

 

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