A luglio il fotovoltaico ha fornito il 36% della produzione rinnovabile italiana

Se per l’energia solare è nuovo record nella produzione elettrica nazionale, le altre rinnovabili tirano il freno guidate da un idroelettrico sempre più in difficoltà

produzione rinnovabile italiana
Foto di andreas160578 da Pixabay

I nuovi dati sulla produzione rinnovabile italiana nel sistema elettrico

(Rinnovabili.it) – Terna aggiorna i dati sul sistema elettrico nazionale fornendo i numeri su consumo e produzione di luglio 2022. Lo scorso mese, riferisce il gestore della rete di trasmissione, la richiesta di energia elettrica ha segnato un nuovo aumento sul trend annuale con un fabbisogno di 31.086 GWh contro i 27.919 di giugno 2022. La domanda è stata soddisfatta per oltre la metà da fonti fossili, dal momento che la produzione rinnovabile italiana ha tirato il freno. Il mancato apporto dell’idroelettrico, colpito dalla prolungata siccità di quest’anno, pesa più di tutte le altri fonti. Ma a luglio è venuta a mancare anche una parte della generazione elettrica eolica e di quella geotermica.

A brillare, letteralmente, è stato il fotovoltaico. La generazione elettrica solare è aumentata a 3.523 GWh mensili segnando un più 19,7 per cento sulle performance di luglio 2021. Terna parla di “valori da record”, che hanno rappresentato da soli circa il 36 per cento della generazione rinnovabile italiana totale.

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Per il comparto idroelettrico si conferma invece la flessione già mostrata nel mese precedente: con appena 3.575 GWh generati, il settore mostra una contrazione del 32,1 per cento su luglio 2021. In calo anche le produzioni da fonte eolica (con un meno 27,2 per cento rispetto al dato del 2021) e geotermica (meno 3,4 per cento). La crescita del fotovoltaico nazionale non ha potuto compensare il calo delle altre fer facendo dunque scendere la produzione verde nazionale. In altre parole lo scorso mese le rinnovabili italiane hanno fornito il 37,6 per cento della produzione elettrica nazionale, sufficiente a coprire il 31,7 per cento dei consumi

La restante domanda è stata soddisfatta per il 53,1 per cento della produzione fossile e per il 15,2% dal saldo estero. Per quanto riguarda, infine, il saldo import-export, la variazione è pari ad un aumento del 7,8%, con una crescita dell’import (più 6,7%) e una diminuzione dell’export (meno 14,3%).

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