Un approccio comune per le reti intelligenti

Come analizzare i costi e i benefici dei progetti di Smart Grid? Grazie al quadro di valutazione realizzato dal Centro Comune di Ricerca

(Rinnovabili.it) – Le Smart Grids sono una componente chiave della strategia europea per ottenere un futuro a basse emissioni di energia ma richiedono ancora importanti investimenti ed una ripartizione equa dei costi a breve termine e dei benefici a lungo termine tra i diversi attori del comparto. In questo contesto, il Centro Comune di Ricerca (JRC Joint Research Centre) dell’Unione Europea ha definito un quadro globale di valutazione dei progetti Smart Grid incentrato sull’analisi del rapporto “costi-benefici” (CBA- cost-benefit analysis).

Il progetto europeo InovGrid, guidato dall’operatore portoghese EDP Distribuição, è stato utilizzato come caso di studio per mettere a punto un quadro d’analisi che si adattasse alle condizioni reali. L’obiettivo è quello di fornire il necessario orientamento e un approccio metodologico comune. Il quadro di valutazione è strutturato in una serie di linee guida che includono ipotesi differenti per adattarsi alle condizioni locali (ad esempio crescita della domanda, le caratteristiche della rete locale), per identificare e monetizzare costi e benefici, ed eseguire l’analisi della maggior parte delle variabili critiche. Lo studio fornisce anche indicazioni sull’identificazione delle esternalità e degli impatti sociali (ad esempio, inclusione dei consumatori, la competitività) direttamente derivati dall’attuazione di progetti di reti intelligenti, ma che attualmente non possono essere facilmente monetizzati e presi in considerazione nel calcolo costi-benefici. Inoltre, l’approccio proposto riconosce che l’impatto dei progetti Smart Grid va oltre ciò che può essere definito in termini monetari, ma mira piuttosto ad integrare l’analisi economica (valutazione monetaria dei costi e dei benefici per conto della società) ad una sull’impatto qualitativo.

Articolo precedenteTerniGreen: al via nuova centrale a biomasse a Borgosesia
Articolo successivoNella “coltivazione sollevata” il segreto della sostenibilità