Aiuti di stato alle rinnovabili, la Commissione UE pronta ad allentare le norme

L’Esecutivo europeo ha inviato in consultazione agli Stati membri una bozza di proposta per ritoccare il quadro temporaneo di crisi per gli Aiuti di Stato. Previste gare semplificate per le rinnovabili, nuovi incentivi per efficienza e decarbonizzazione processi industriali

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Aiuti di stato a rinnovabili ed efficienza, il sostegno nazionale potrebbe divenire più facile

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea torna ad allentare le maglie delle norme sugli Aiuti di Stato. L’11 luglio, l’Esecutivo UE ha inviato agli Stati Membri una bozza di aggiornamento del Quadro temporaneo di Crisi adottato lo scorso 23 marzo. Di cosa si tratta? Di un intervento a sostegno dell’economia comunitaria che permette di sostenere provvisoriamente le imprese colpite dagli impatti della guerra russa, attraverso aiuti economici e amministrativi.

Nella sua prima pubblicazione il quadro prevedeva, tra altre cose, interventi per compensare gli elevati prezzi dell’energia. Oggi il tema energetico torna in maniera preponderante negli emendamenti di modifica. “L’aggressione militare ingiustificata della Russia contro l’Ucraina continua. Così come il suo impatto sugli ucraini e anche sulla nostra economia”, ha commentato la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager. “Questo è il motivo per cui proponiamo di adeguare il quadro temporaneo di crisi in modo che rifletta e sostenga gli […] obiettivi del Piano REPowerEU di accelerare la diversificazione degli approvvigionamenti energetici per diventare ancora più rapidamente indipendenti dai combustibili fossili”.

Le proposte di modifica inviate da Bruxelles ai Ventisette, permetterebbero un aumento dei massimali di aiuto concedibili alle imprese. E darebbero la possibilità agli Stati membri di istituire regimi con procedure di gara semplificate – da attuare immediatamente – anche per una tecnologia specifica nel settore delle rinnovabili. Comprendendo anche pompe di calore, accumuli, biogas, biometano e idrogeno.

Infine consentirebbe ai Paesi UE  di istituire nuovi regimi basati su gare d’appalto a sostegno dell’efficienza energetica e di misure per decarbonizzare i processi industriali. In alternativa lo stesso emendamento prevede aiuti di Stato diretti a progetti, senza gare d’appalto, ma con determinati limiti alla quota del sostegno pubblico per singolo investimento. “Sarebbero previsti  – si legge nella nota stampa – bonus supplementari specifici per le piccole e medie imprese e per soluzioni particolarmente efficienti sotto il profilo energetico”. Di contro i Ventisette dovrebbero garantire che tutte le iniziative supportate dai nuovi aiuti di Stato siano attuate entro una specifica tempistica.

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