Bezos, il re di Amazon, investe nella fusione nucleare

La canadese General Fusion, sostenuta dal miliardario Jeff Bezos è pronta a costruire un impianto dimostrativo su larga scala nell’Oxfordshire

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Credits: General Fusion

Primo impianto dimostrativo per la fusione nucleare con tecnologia MTF

(Rinnovabili.it) – Per i grandi miliardari del Pianeta è tempo di energia atomica. E se Bill Gates con il progetto TerraPower punta tutto sui mini reattori a fissione Natrium, Jeff Bezos – fondatore e presidente di Amazon – sembra preferire la fusione nucleare. Al punto d’aver investito nella nuova tecnologia 19,5 milioni di dollari. Le risorse sono andate alle canadese General Fusion, società che ha creato un team di ricerca e sviluppo di livello mondiale per progettare, simulare, prototipare e testare sistemi di fusione avanzati in modo rapido ed economico.

Composta da oltre 100 professionisti – provenienti da celebri istituti come l’École Polytechnique francese e l’Accademia delle scienze russa – General Fusion ha già pronto il suo primo progetto sul campo. In questi giorni ha annunciato, infatti, un accordo con l’Autorità per l’energia atomica del Regno Unito (UKAEA) finalizzato alla realizzazione e gestione di un impianto nucleare a fusione dimostrativo. La struttura sorgerà a Culham Campus dell’UKAEA e avrà l’obiettivo di dimostrare la bontà della tecnologia proprietaria Magnetized Target Fusion (MTF) dell’azienda.

Iter vs MTF

Non solo. Culmine di oltre un decennio di studi e progressi nella tecnologia della fusione nucleare, la futura centrale rappresenterà anche una pietra miliare nel percorso verso il mercato. Con la possibilità di battere sul tempo il progetto ITER. Nato nel 2007 nell’ambito di una collaborazione internazionale tra Europa, Giappone, Stati Uniti, Russia, Cina, India e Corea, l’International Thermonuclear Experimental Reactor è tutt’oggi una delle più grandi promesse di rivoluzione energetica.

La tecnologia si basa su enormi magneti superconduttori per trattenere il gas ionizzato, o plasma, in un recipiente a forma di ciambella mentre viene riscaldato con microonde e fasci di particelle. Peccato che i passi avanti verso la concretizzazione siano stati finora lenti. L’avvio del reattore è previsto nel 2025, ma una dimostrazione di guadagno energetico non non arriverà prima del 2035. Ciò ha aperto lo spazio a nuovi progetti e startup per cercare di arrivare all’obiettivo più velocemente con altre tecniche.

In questo caso General Fusion utilizza un approccio chiamato “fusione a target magnetizzato”. Un iniettore genera un anello di plasma e, attraverso il suo movimento vorticoso, crea un campo magnetico che tiene insieme la nuvola di particelle. Durante la breve vita dell’anello di plasma, viene compresso a temperature e pressioni a cui dovrebbe avvenire la fusione nucleare. In questo caso i lavori di costruzione dovrebbero iniziare nel 2022, entrando in piena operatività circa tre anni dopo.

Il nuovo impianto di General Fusion rappresenta un enorme impulso per i nostri piani di sviluppo di un’industria della fusione britannica”, ha commentato Amanda Solloway, ministro della scienza UK. “Sono entusiasta che Culham ospiterà un’industria così all’avanguardia e un progetto potenzialmente trasformativo.  L’energia nucleare da fusione ha un grande potenziale come fonte di illimitata a basse emissioni di carbonio; l’annuncio di oggi è un chiaro voto di fiducia nella regione e nello status del Regno Unito come superpotenza scientifica globale”.

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