Il neonato Coordinamento delle Associazioni delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica chiede al Governo di definire una politica chiara e definita
Nella lettera si chiede di recuperare con urgenza il ritardo nella definizione di una politica chiara e condivisa in un settore che “può andare oltre l’obiettivo minimo obbligatorio del 17%, riducendo i costi dell’incentivazione e con una innegabile ricaduta positiva sull’economia italiana e la bilancia dei pagamenti”. Le associazioni chiedono alle istituzioni coinvolte: nuovi contributi per i piccoli interventi, una riforma dei Titoli Efficienza Energetica, l’istituzione del fondo di garanzia per gli investimenti nelle reti di Teleriscaldamento, la stabilizzazione dei regimi di agevolazione fiscale e il coordinamento con i sistemi di incentivazione regionale.
La condivisione del documento e il successivo invio è la prima azione coordinata del Coordinamento delle Associazioni delle rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica (C.A.R.T.E.), che si è costituito proprio questa mattina al fine di sostenere l’attivazione dei diversi strumenti utilizzabili nell’intervento pubblico per le FER termiche. Le associazioni che fanno parte del coordinamento (AIRU, ANEST, ASSOLTERM, ASSOTERMICA, COAER, Consorzio GEOHP, FIPER, ITABIA, ITALCOGEN, UGI, ASSOCIAZIONE REGIONALE CONSORZI FORESTALI LOMBARDI, LOMBARDY ENERGY CLUSTER, Amici della Terra), chiedono un incontro e l’apertura di un tavolo di lavoro per definire al meglio i decreti attuativi.