Alla Biennale la “Foresta di Venezia” punta sul legno in architettura

    Venezia poggia su fondamenta di 10 milioni di alberi ed è particolarmente esposta ai cambiamenti climatici e all’aumento del livello del mare. Le sue strategie vincenti – con l’uso del legno al centro – ci insegnano molto ancora oggi

    Alla Biennale la “Foresta di Venezia” punta sul legno in architettura

     

    (Rinnovabili.it) – Sette architetti svedesi spiegano quanto è importante usare un materiale sostenibile e versatile come il legno in architettura. È la “Foresta di Venezia”, spazio espositivo selezionato come evento collaterale alla Biennale di Venezia 2016, al via tra pochi giorni. Lo spazio del padiglione che ospiterà gli architetti è stato curato dagli studi Kjellander + Sjöberg,  Folkhem e Jan Åman.

     

    Alla Biennale la “Foresta di Venezia” punta sul legno in architetturaL’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è mettere in luce “l’interazione tra natura e habitat umano artificiale, così da rispondere ai cambiamenti climatici e alla scarsità di risorse”. Il discorso è interamente imperniato sull’uso del legno in architettura, come materiale sostenibile per eccellenza. Qualità che risuonano con la storia della città di Venezia.

    Gli architetti svedesi, infatti, prendono il successo della città lagunare come ibrido tra città e natura e la sua collocazione geografica che la rende irrimediabilmente esposta come la dimostrazione di un processo simbiotico unico. Su questa base si stagliano possibili buone pratiche e lezioni apprese.

    In un frangente in cui i cambiamenti climatici e l’innalzamento del livello delle acque minacciano in tutto il mondo le città costiere, le strategie di Venezia (“città costruita su fondamenta fatte di 10 milioni di alberi”, ricordano gli organizzatori) appaiono come una risorsa-chiave.

     

    Lo spazio espositivo si troverà tra i Giardini e l’Arsenale, all’interno di una serra che risale al 1894, e sarà occupato da un padiglione completamente realizzato in legno che vuole appunto richiamare le “foreste di Venezia”. “Volevamo combinare le qualità tattili del legno e il suo potenziale come materiale da costruzione sostenibile con l’innovazione e la tecnologia”, commenta Stefan Sjöberg dello studio Kjellander + Sjöberg.

    All’interno saranno in esposizione i progetti dei 7 architetti, il cui minimo comun denominatore è la presenza del legno come principale materiale impiegato. Sette modi diversi per rileggere la storia della città e mostrare come gli elementi architettonici e urbani classici di Venezia possono essere reinterpretati e trasposti in nuove strategie valide per il presente.

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