Biennale, l’ecotopia off-grid di fattorie verticali è reale

    Più che un semplice ecovillaggio, ReGen vuole diventare il primo tassello di un nuovo modello di vita, più sostenibile e attento ai grandi problemi ambientali e sociali. E lo stanno sperimentando dalla Norvegia alla Cina

    Biennale, l’ecotopia off-grid di fattorie verticali è reale

     

    (Rinnovabili.it) – Il tema scelto da Alejandro Aravena per la Biennale 2016“Reporting from the front” –invita architetti e designer a misurarsi con le grandi sfide sociali e ambientali dei prossimi decenni. E il progetto ReGen dello studio danese EFFEKT gioca su molti di questi fronti allo stesso tempo. Sarà ospitato nel padiglione della Danimarca per tutta la durata dell’evento.

    Di cosa si tratta? Gli architetti danesi hanno immaginato una intera comunità completamente autosufficiente, sostenibile e rispettosa dell’ambiente sotto molti punti di vista. Un villaggio off-grid, che riesce a produrre non solo tutta l’energia di cui ha bisogno, ma anche il cibo.

     

    Biennale, l’ecotopia off-grid di fattorie verticali è realeMa non vuole limitarsi ad apparire come un divertissement, una dotta elaborazione di qualche utopia pescata dalla letteratura fantastica o dai polverosi volumi di qualche filosofo. Dentro ci sono tecnologie all’avanguardia, non soltanto buona volontà.

    Intanto ci ha messo gli occhi addosso l’impresario James Ehrlich e l’idea è quella di costruire il primo villaggio entro l’estate ad Almere, in Olanda. “Abbiamo già la tecnologia per farlo, è solo questione di applicare la scienza all’architettura della vita di tutti i giorni”, spiegano da EFFEKT.

    In effetti, ReGen è un modello. Modello replicabile, adattabile a diversi contesti grazie alla sua flessibilità e resilienza, le cui caratteristiche vanno ad incidere su un ampio ventaglio di problemi globali, dalla scarsità di cibo alle crisi dell’acqua, ai livelli delle emissioni di CO2.

     

    Ogni villaggio sarà dotato di apposite serre, dove fattorie verticali produrranno tutto il cibo necessario grazie a tecniche di coltura come l’acquaponica. E poi piazze e spazi pubblici con colonnine di ricarica per auto elettriche, infrastrutture avanzate per il riciclo e per la gestione dell’acqua. I moduli abitativi avranno fotovoltaico e termodinamico integrato e saranno progettati all’insegna del raffrescamento passivo e della ventilazione naturale, in modo da limitare il fabbisogno energetico complessivo.

    In sostanza, gli abitanti diventano parte integrante di un nuovo ecosistema condiviso. Un “ritorno alla terra” più organico di un semplice ecovillaggio, un tassello da cui partire per far “funzionare” l’intero modello. Altri progetti pilota di ReGen, intanto, sono attivi in Svezia, Danimarca, Norvegia, Germania e si prevedono espansioni in Cina, Africa e negli Emirati Arabi.

     

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