Era la culla del carbone, sarà la città giardino più grande d’Inghilterra?

    Dove mettere 200.000 nuovi abitanti nei prossimi 10 anni? La regione dove nacque la rivoluzione industriale in Inghilterra pensa di creare una conurbazione verde e cerca un finanziamento da 6 mld di sterline

    Era la culla del carbone, sarà la città giardino più grande d’Inghilterra?

     

    (Rinnovabili.it) – Black Country è il nomignolo che gli inglesi hanno dato alla regione attorno a Birmingham, nelle Midlands occidentali. Nero come il colore delle vene carbonifere che fecero la fortuna del Paese durante la rivoluzione industriale più di due secoli fa, ma resero quella zona una delle più inquinate e meno appetibili dell’isola e del continente intero. Adesso un ambizioso progetto vuole trasformare Black Country in una mastodontica città giardino per accogliere oltre 200.000 nuovi abitanti nei prossimi dieci anni.

     

     

    Era la culla del carbone, sarà la città giardino più grande d’Inghilterra?

     

    Più che di città giardino, sarebbe più esatto parlare di conurbazione. La zona interessata dal progetto, infatti, si estende da Wolverhampton a ovest fino a West Bromwich a est, e da Halesowen a sud fino a Halesowen a nord. Da dove spunta l’idea di rilanciare in questo modo l’area? Tutto nasce dallo studio d’architettura MADE e dalla sua proposta presentata al concorso Wolfson economics del 2014, che lanciava l’idea di fare del Black Country una nuova città giardino. La proposta non ha vinto, ma l’idea è passata e ha trovato nuovi sostenitori. Alla base della proposta standard di efficienza energetica per tutti i nuovi edifici da costruire e nella rigenerazione degli spazi industriali dismessi, smart grid, orti urbani, ma anche uno sguardo attento all’urbanistica, dove la presenza massiccia di spazi verdi nelle aree urbanizzate è abbinata alla facilitazione della mobilità.

    I planner che in questi mesi hanno lavorato al progetto sono sicuri che il trend di richiesta abitativa nella regione continuerà a salire come nell’ultimo anno, e gli attuali 1,1 milioni di abitanti cresceranno del 20% nella prossima decade. Perciò serviranno almeno 45.000 nuove abitazioni: secondo le stime, i lavori nei 550 siti già individuati per come possibili aree di espansione urbana genereranno un afflusso di capitali pari a 18 miliardi di sterline, a tutto vantaggio dell’economia locale. Per questo i promotori del progetto sono alla ricerca di un finanziamento di 6 mld di sterline per iniziare l’opera.

     

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    È bene frenare gli entusiasmi, però. Questo non è certo il primo progetto di città giardino da realizzare in Inghilterra, anche se è tra i più ambiziosi. Ma visti i precedenti è meglio andarci cauti, in realtà anche i progetti già approvati stentano a decollare. Come a Ebbsfleet nel Kent, dove solo 65 delle 15.000 nuove abitazioni previste sono state finora costruite.

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