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Il Ddl Concorrenza manda in pensione il mercato tutelato dell’energia?

L’esecutivo è pronto a riscrivere la tariffa di rete e delle componenti della bolletta. M5S: "la prossima stangata è nascosta dentro la riforma Renzi del mercato elettrico".

Il Ddl Concorrenza manda in pensione il mercato tutelato dell’energia?

 

(Rinnovabili.it) – La riforma del mercato elettrico prevista nel nuovo Ddl Concorrenza potrebbe costituire un danno più grande del vantaggio a cui aspira. E’ quanto sta emergendo in questi giorni da chi, a diverso titolo, ha avuto modo di riflettere sul nuovo provvedimento governativo in cui sarebbe contenuta l’abolizione del Mercato Tutelato: entro il 30 giugno 2015 per il settore gas e le piccole e medie imprese ed entro il 30 giugno 2016 per i consumatori domestici del settore elettrico.

Una misura che se confermata avrebbe come unico pregio quello di aggiustare i conti delle aziende energetiche a spese dei consumatori domestici e delle piccolissime imprese. C’è da dire che, in realtà, al Parlamento non è stato fornito ancora alcun testo ufficiale ma, come spiega il Senatore Girotto, le versioni “apocrife” che circolano in questi giorni nelle aule prospettano tutt’altro che un miglioramento per il mercato. “Come se non bastasse – aggiunge il senatore grillino – l’esecutivo mira a riscrivere la tariffa di rete e delle componenti della bolletta, passando dall’attuale meccanismo progressivo ad uno regressivo, che porta ad un netto peggioramento dello stato delle cose”.

 

Le prime a denunciare il pericolo di questo provvedimento sono state le 16 Associazioni dei Consumatori secondo cui il superamento del Mercato Tutelato eliminerebbe sia il meccanismo dei prezzi di riferimento fissati dall’Autorità per i consumatori domestici, che impedisce comportamenti collusivi fra gli operatori, sia l’azione dell’Acquirente Unico, determinando di conseguenza un significativo passo indietro dal punto di vista della concorrenza. La prima conseguenza di tutto ciò? Un aumento dei prezzi dell’elettricità per 9,2 milioni di cittadini, pari al 75% dei consumatori domestici, la cui bolletta crescerà secondo i dati forniti dall’Aeegsi nei prossimi anni di circa il 20%. La modifica della tariffa e delle componenti della bolletta elettrica, invece, riguarderà circa 30 milioni di famiglie (residenti e non) e 7 miliardi di euro l’anno di costi sostenuti in bolletta elettrica. “L’Aeegsi – aggiunge Girotto – regola ancora una volta in modo eccessivo rispetto ai dispositivi legislativi – tema che come M5S abbiamo già sollevato al Ministro dello Sviluppo in un’interrogazione parlamentare urgente”.