La stampante 3D per costruirsi casa in 24 ore

    Dall’Università del South California arriva l’incredibile stampante 3D “Contour Crafting” capace di costruire una casa tre volte più resistente del normale in sole 24 ore,

    La Stampante 3D per costruirsi casa in 24 ore

     

    (Rinnovabili.it) – L’ingegnere Behrokh Khoshnevis, professore della University of Southern California ha messo a punto la prima stampante 3D capace di costruire una casa in meno di 24 ore.

     

    Grazie ad un ugello posto sopra una struttura a binario, il cemento verrà gettato in opera dalla stessa stampante 3D, seguendo nel dettaglio il progetto al pari di un cantiere tradizionale, ma ottimizzando i tempi.  Se questa tecnologia chiamata Contour Crafting dovesse superare le fasi di sperimentazione, potrebbe rappresentare una vera rivoluzione nel settore delle costruzioni.

    Fino ad oggi la tecnologia delle stampanti 3D ci aveva abituato a soluzioni sempre più futuristiche e funzionali, dalla casa stampata in legno, fino alle case alveari in terra cruda, ma la sperimentazione Contour Crafting porterebbe questa tecnologia ad un livello più evoluto.

     

    La Stampante 3D per costruirsi casa in 24 ore

    L’eclettico professore Khoshnevis, già inventore di innumerevoli sperimentazioni che vanno dalla medicina alla robotica, assicura che la sua incredibile stampante 3D permetterà di costruire edifici ad alta resistenza e sicuri sotto il profilo strutturale, garantendo addirittura una resistenza tre volte superiore agli edifici tradizionali.

    Una tecnologia di questo tipo potrebbe ad esempio essere utilizzata per la ricostruzione in zone di emergenza o in situazioni di catastrofi naturali particolarmente distruttive, assicurando un tetto in meno di 24 ore ai migliaia di rifugiati.

     

     

    FUTURO PER IL SETTORE O CONDANNA? – Ai primi timori espressi dai più scettici sulla ripercussione che la tecnologia Contour Crafting potrebbe avere sul livello occupazionale del settore delle costruzioni, Khoshnevis ha risposto assicurando tutt’altro scenario, sottolineando al contrario la creazione di una nuova tipologia di operai specializzati per la manutenzione delle macchine, per la redazione dei progetti e dei software computerizzati ad hoc e ancora per l’installazione delle finiture, una fase di costruzione non prevista dalla macchina.

     

    Per il momento la stampante 3D Contour Crafting è ferma alla fase di sperimentazione con la realizzazione di piccoli manufatti o semplici setti murari, ma la lungimiranza del professor Khoshnevis è arrivata addirittura fino alla NASA, che potrebbe decidere di utilizzare questa Stampante 3D per potenziali costruzioni su altri pianeti. La speranza è che la ricerca possa portare ad elaborare anche nuove soluzioni costruttive che permettano di abbandonare il cemento a favore di materiali costruttivi più ecologici e sostenibili.

     

     

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