Dai rifiuti al biogas, da oggi il metano è fatto in casa

La compostiera da giardino di una startup israeliana riesce a trasformare 6 lt di rifiuti in biogas per cucinare 3 ore ed in fertilizzante liquido naturale

biogas
Foto di Joshua Hoehne su Unsplash

(Rinnovabili.it) – Da una startup israeliana arriva la compostiera domestica low cost che trasforma i rifiuti organici in bio-carburante ed in fertilizzante liquido. La Homebiogas può rappresentare un grande vantaggio per le case off grid che cercano l’autosuffiscienza energetica e smaltiscono autonomamente i rifiuti, in quanto riesce a risolvere simultaneamente due problemi.

Come Homebiogas trasforma i rifiuti in biogas

Nella compostiera possono essere inseriti fino a 6 litri al giorno di qualsiasi tipo di rifiuto alimentare – tra cui anche carne e latticini – o fino a 15 litri di deiezioni animali. Una volta riempita la macchina è in grado di restituire il biometano necessario per circa 3 ore di cottura e da 5 a 8 litri di fertilizzante liquido naturale.

Produrre carburante pulito, tagliare i consumi e concimare l’orto con la compostiera domestica della startup in cerca di finanziamenti su Indiegogo, è davvero un gioco da ragazzi. Non servono competenze tecniche avanzate o grandi spazi, in soli 127 per 165 centimetri la Homebiogas contiene tutti gli elementi di una centrale vera e propria. Un digestore, una copertura capace di catturare il calore, un filtro ed un sistema di pressurizzazione e distribuzione del biogas attraverso un tubo completano il piccolo genio.

I vantaggi del biogas fatto in casa     

Questa piccola macchina che non ha bisogno di scavi o di strutture di appoggio cerca di portare una soluzione concreta ad alcuni dei problemi del pianeta, direttamente nei giardini delle persone.

La materia organica non trattata libera metano in atmosfera e questo gas contribuisce al surriscaldamento del pianeta. Smaltendo autonomamente i rifiuti e sfruttando il gas che viene prodotto si contribuisce a frenare il cambiamento climatico e a diminuire la materia organica da trattare in discarica.

Il prezzo da cui parte la compostiera per produrre biogas in giardino è 950 dollari – circa 895 euro – e questo investimento iniziale si traduce in un consistente risparmio economico ed in enormi benefici per l’ambiente.

 

 

 

“Approfondisci il tema della cogenerazione domestica”

Articolo precedenteRisparmio energetico negli edifici, 13mld di investimenti al 2018
Articolo successivoClima: il 2015 è l’anno più caldo di sempre

45 Commenti

  1. L’idea è bella, ma così non può funzionare in Italia:
    1) non dispone di riscaldamemto, quindi d’inverno, a latitudini superiori a Roma, non funziona più
    2) il biogas non è depurato, quindi non rispetta gli standard per essere utilizzato per usi domestici in Europa
    3) non dispone di un sistema di interfacciamento rete, quindi non può essere collegato all’impianto gas di casa
    4) non è a norme di sicurezza europee
    5) il risparmio di gas per usi domestici non arriverà mai a ripagare l’investimento in tempi accettabili

    Da noi servirebbe un impianto di dimensioni almeno condominiali per risolvere i problemi di cui sopra ed avere un rapporto costo-benefici accettabile

    • Chi sei Leonardo da vinci? non sappiamo se è depurato,non sappiamo a quale normativa risponde e non capisco perche non possa essere collegato con l’impianto di casa e la cosa che non capisco di più è di quali costi da ammortizzare parli circa 800 euro? Non ci riscaldiamo mica con le candele in italia! vorrei vedere quqlcuno che paga meno di 700/800 euro per riscaldamento e aqua sanitaria! Se poi vuoi dire che la nostra celeberrima burocrazia non ce lo permetterà allora sono d’accordo con te.

      • @ Massimo
        non c’è bisogno di essere Leonardo Da Vinci per capire che Pieemme ha ragione, ma siccome in internet è pieno di autoproclamati esperti, a scanso di equivoci e discussioni futili, in fondo ai commenti ho inserito anche le mie credenziali in tema di biogas.

        Facendo un po’ di chiarezza sul potenziale dei minidigestori classici in Europa:
        Secondo i miei calcoli, una famiglia italiana di 4 persone non produce più di 2kg di resti da cucina freschi, cioè 300 a 400 g di solidi volati a farla grande. Con fortuna riusciresti a produrre 1 m3 di metano netto a giorno, ma concordo con la previsione più conservativa di Graziano, 0,65 m3/giorno, se escludiamo le feci della famiglia, che in Italia sarebbe pure proibito. Dalla pagina web dei fabbricanti risulta che il sistema ha solo pulizia del biogas (non spiega come, ma dalle dimensioni del “filtro” che mostra nella foto al 99,9% di probabilità elimina solo SH2, probabilmente con lana de ferro, come tutti i microdigestori da terzo mondo). Non è vera l’affermazione di Graziano che basta lavare in acqua, ci vorrebbe acqua a pressione ed un consumo elettrico spropositato. Infatti dalla web si desume che il fabbricante vende anche i piani di cottura per biogas, in quanto questo non si può bruciare nei normali bruciatori per gas naturale, perché il suo indice di Wobbe è molto più basso. Per utilizzare il biogas per cucinare si richiederebbe dunque particolare abilità per manomettere i bruciatori commerciali, o ricorrere a bruciatori ad hoc. Quindi, da un punto di vista puramente legale, il digestore così come sta non si può connettere all’impianto di casa , perché la manomissione dei bruciatori potrebbe avere delle conseguenze anche penali in caso di incidenti. Quindi si è costretti a comprare un piano di cottura a biogas e ad alimentarlo direttamente, dando per buona l’ipotesi che la pressione si mantenga costante anche d’inverno, cosa che dubito. Comunque con 0,6 m3/giorno di metano basta appena per farsi gli spaghetti, di certo non si potrà fare un pollo al forno o una crostata, o un piatto un po’ elaborato. Un’altra incongruenza che si desume dalle informazioni disponibili è che l’oggetto in questione dispone di un clorinatore per “disinfettare” il digestato. A parte il fatto che è del tutto inutile clorinare il digestato perché non è affatto pericoloso come voglio far credere certi pseudoecologisti, per “disinfettare” un carico batterico come quello di un digestato ci vogliono quantità di cloro piuttosto consistenti, e se si aggiunge massicciamente del cloro al digestato questo non potrà più essere usato come “fertilizzante”. Non viene riportato da nessuna parte quale sia il sistema di clorinazione adottato né quale sia il consumo.
        Non viene riportato da nessuna parte come viene inoculato il digestore. Se non si aggiunge un inoculo adatto, contenente Archaea metanigene, potete caricare monnezza finché volete, ma il digestore non partirà mai. C’è chi offre batteri liofilizzati, pomposamente chiamati Efficient Microbes, ma va segnalato che le Archaea non sono batteri e muoiono con la liofilizzazione. Quindi preparatevi per fare un gita in campagna per procuravi digestato da qualche impianto di biogas o del letame bovino fresco. Pare che nessuno abbia considerato questo costo aggiuntivo, per cui è giusto che fatte i calcoli in modo giusto.

        Chi è il sottoscritto:
        Manuale per il gestore dell’impianto di biogas
        http://editorialedelfino.it/manuale-per-il-gestore-dell-impianto-di-biogas-1712.html

        Geo&Scienza, 07/03/2012 e replica 17/08/2012
        http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a8fcb9a7-ca29-4d67-8498-175c198d8138.html

        La mia rubrica su bioenergie: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/autori/mario-rosato/1517

  2. Manca la variabile tempo: per produrre quanto sopra quanto ci mette? la produzione di gas si rinnova in tempo utile per l’uso necessario?

  3. Scusate ma a parte la pulizia del gas (basta pulirlo con l’acqua e con un po di ingegno) concordo con bipieemme che prob funziona solo a certe temperature e il fattore tempo é fondamentale oltre alle norme di sicurezza europee che se fossero rispettate forse l’acquisto sarebbe anche incentivato da ecobonus. Comunque per aiutare le vostre valutazioni volevo aggiungere che 3 ore di cottura sarebbero circa 1,30 mc x 0,8 eur/mc fa 1,04 eur. Costo gas che risparmiereste compreso spese in emilia. Costo operazione 900 € oltre ad altri almeno 300 (se ti va bene) di idraulico oltre ad un filtro ad acqua per pulire il gas e fano 1200. Sperando che il gas in uscita possa essere pressurizzato correttamente( immagino serva corrente elettrica) altrimenti il gas di casa ti riempie la compostiera e poi si disperde nell’ambiente! Ritorna la domanda più importante, oltre ad altre, dopo che é piena quanto tempo ci vuole prima che restituisca gas? E in che quantitá per l’unitá ti tempo? Dopo che ho riempito posso aggiungere materiale o devo aspettare che finisca il suo ciclo e l’umido nel frattempo lo metto nel cassonetto comunale? Quanti giorni all’anno le temperature mi consentono di produrre gas? Ora se godevate ul fatto di produrre compost sappiate che ci sono compostiere da 300 litri a 100 € . Io stimo che questo affare possa produrre 1,3 mc di gas ogni 2 giorni e per sette mesi l’anno. Quindi srimo 136 mc pari ad unn risparmio di 108 eur (pari al canone tv) arriviamo pure a 150 facendo finta di aver venduto un po di compost ammortamento della spesa iniziale in anni 8. Dopo 8 anni spenderemo altro per aggiustarlo? Se volete risp. Gas cercate su internet stufe a biomassa, produzione di syngas fai da te oppure stufe a gassificazione. E regolate l’investimento al vostro budget. Il recupero della spesa iniziale é ben migliore.

  4. Ho visto il programma “Ingegneri del Pianeta” dove i due ragazzi spendendo solo per gli elettrodi e la corrente con materiali trovati nell’immondezzaio della fattoria in spagna hanno realizzato in poche ore di lavoro un biodigestore di quattro metri di diametro con cui hanno dato origine alla produzione di metano da tutti i residui organici della fattoria e si sono modestamente fermati alla produzione di metano senza dirigersi alla produzione di idrogeno…… qui in italia vedo persone preparatissime molto orgogliose delle loro profonde conoscenze e, a livello web, vedo anche gelose delle stesse. Chissà se sanno saldare una lamiera per tradurre in atto questa loro conoscenza ! Il costo della macchina-compostiera -biodigestore presentata è letteralmente assurdo. I buoni padri di famiglia capiscono senz’altro la bonta dell’idea che andrebbe sviluppata minimizzando i costi di produzione.e commercializzazione. Per i fai da te premetto che i compressori di frigoriferi rottamati sono per il 99% funzionanti. Se usate olio esaurito di ristorante ricordatevi di seguire le note di chimica organica. buon divertimento.

  5. “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa” Albert Einstein. Per fortuna ho iniziato a leggere commenti dopo aver realizzato un biodigestore casalingo che funziona meravigliosamente con scarti dell’orto, del pollaio e di due maialini che allevo. La cosa che mi stupisce è che in Italia qualunque semplice cosa diventa un enorme problema insormontabile, divieti, pareri, controlli, esami, denunce. Se mi fossi informato prima di realizzarlo credo che ci avrei rinunciato. Mi dovete spiegare perché tante chiacchere e stupidaggini, piuttosto che un semplice (semplicissimo) manuale di realizzazione. Perché ostacolate chi ricicla scarti organici producendo metano, facendo risparmiare la propria famiglia sulle varie bollette, riducendo l’effetto serra e producendo dell’ottimo concime biologico e perché un’eccellente energia rinnovabile debba essere ostacolata da pseudo professori universitari che lo sterco non l’hanno visto nemmeno in fotografia, da politici che non sanno che significa arrivare per misericordia alla fine del mese e da uccelli del malaugurio che sparano str…..ate a raffica guadagnando su libri e libri buoni nemmeno come materia organica per produrre un litro di metano. Scusate lo sfogo ma è ora che nel nostro Paese diamo un calcio nel sedere a trombettieri e ballerine e diamo spazio a chi si rimbocca le maniche per creare un futuro a noi e ai nostri figli.

    • Come hai realizzato il biodigestore? Hai un progetto ? Puoi aiutarmi?
      Vivo in campagna e scarti di orto, cibo, ecc. non mi mancano.
      Grazie

    • Carissimo Carlo, ti do perfettamente ragione. In Italia se non hai conoscenze politiche non riesci a concludere nulla. Io le avrei. Conosco Beppe Grillo da oltre 40 anni. Tuttavia, anche se ha cenato parecchio a casa mia raccontando barzellette e strimpellando la chitarra, non siamo mai stati troppo in sintonia e comunque mi rifiuto di avvalermi di conoscenze politiche per realizzare i miei progetti ultimo dei quali, un generatore eolico verticale a geometria variabile il quale, oltre ad abbassare di moltissimo i costi di produzione, riesce ad ovviare ad una marea di problematiche quali: impatto ambientale, eccidio di uccelli migratori e assurdamente il blocco delle pale eoliche tradizionali tramite freni a disco quando il vento supera una certa velocità per non fondere l’impianto. Ma stiamo scherzando?? Quando c’è il vento non lo sfruttiamo?? Sullo stesso principio si può sfruttare il vento indotto(autostrade,ferrovie,metropolitane ecc) Ci vuole coraggio e pazienza anche se purtroppo data la mia giovane età(75) purtroppo i miei progetti moriranno col sottoscritto. Ti auguro più fortuna. Amico Joe

      • mi interessa il tuo progetto del generatore eolico verticale perché ho sempre sostenuto che per i piccoli impianti domestici fai da te il generatore verticale è la soluzione migliore devo confessarti che ho provato a trasformare un orizzontale in verticale risultato un flop spero tu possa darmi consigli utili per realizzarne uno come si deve e che funzioni ti ringrazio anticipatamente e come puoi vedere dalla
        mia mail ti sono a ruota un grande ciao Alessio

  6. Bravi cagnolini robbottini ubbidienti, se mamma buro-crazia italiana dice che è illegale inventare un qualcosa di nuovo per risparmiare o per aiutare l’ambiente , da bravi cagnolini ubbidienti, voi lo assalite e lo sbranate, bravi bravi schiavetti.
    Certo che non può funzionare in un condominio in città, dove li fai i rifiuti organici ? che geni che siete.

    Puoi mandarmi foto e video?
    Grazie

  7. Salve. Da poco ho scoperto una app. Si chiama PINTEREST. Li ho trovato tutto quello che serve a sapere x biogas. Come costruire e cosa poi usare. Io di certo lo farò senza paura . Si può sempre provare con un nano progetto x poi ampliare. Fossi una che alleva bestiame non esiterei proprio. E signori. Fidatevi. Ci sono già in Italia ma quelli aziendali. Con la scusa della sicurezza norme età non viene incoraggiata la gente solo perché così le aziende perderebbero clienti. Domanda: mai posta la domanda a cosa serve il differenziato?? Specialmente umido? Perché quelle aziende la procurano gratis oppure la comprano per niente e cosa fanno? Producono x vendere a quelli che fanno quel umido. È logico. Ma per i soldi nessuno ti dirà mai la verità. È stato inventato dagli indiani. Usato dagli indiani, messicani, africani, svizzeri . Perché noi no? Per paura. Nooo. Non si deve ragionare così. Non è un motivo. È solo comodità. Per non imboccarsi le mani e darsi da fare.
    Io lo farò. Con le maniche su è un semplice schizzo da quella app che consiglio tanto. Tante belle cose e fatevi coraggio

  8. Bellissima idea, volevo sapere se il progetto poteva essere applicato anche ai pozzi neri, combinando le 2 tecniche si produrrebbe biogas sufficiente per staccare il contatore?

  9. PS. Scusate, c’è un refuso, nel paragrafo seguente:
    “Il biogas prodotto da Homebiogas 2.0 per cucinare, oltre che il suo sottoprodotto, cioè il fertilizzante liquido naturale che si ottiene (circa 12 litri) ogni giorno, ci consentono sia di riidurre i costi per l’acquisto di bombole di GPL o di propano (rispetto ai quali il biogas è molto pericoloso, vista la sua alta volatilità), sia di evitare di continuare ad inquinare con fertilizzanti chimici”.
    Nella parte “rispetto ai quali il biogas è molto pericoloso, vista la sua alta volatilità”, ovviiamente volevo dire esattamente il contrario, cioè che pè molto meno pericoloso del GPL, visto che il biogas è composto da metano che, essendo molto più leggero dell’aria, se anche ci fosse una perdita dovuta ad eventi accidentali, si volatilizzerebbe all’istante, per cui non rappresenterebbe un rischio per le persone. A differenza del GPL che invece è più pesante dell’aria e in caso di fughe di gas, si depositerebbe verso il basso e quindi ci sarebbe il rischio di assorbirlo.
    Era doveroso correggere.

    Un saluto a tutti e buona settimana.
    Caterina
    homebiogasitaly@gmail.com

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!