La struttura fonoassorbente perfetta che si stampa in 3D

    In grado di catturare il 99,7% delle onde acustiche anche a basse frequenze intorno ai 123 Hz, il nuovo dispositivo può trovare applicazioni su larga scala in edilizia.

    La struttura fonoassorbente perfetta che si stampa in 3D

     

    (Rinnovabili.it) – Meta superfici e stampa 3D per un nuovo tipo di struttura fonoassorbente che promette di essere perfetta. La ricerca è stata condotta dal Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica dell’Università della Lorena e i suoi risultati pubblicati su una rivista specializzata. Tra una complessa formula e una serie di equazioni, gli studiosi annunciano di avere in mano una superficie in grado di assorbire completamente qualsiasi onda acustica. Non è l’unica novità, perché l’altra caratteristica fondamentale è l’ingombro. La superficie “onniassorbente” è sottilissima, fatto che fa immaginare di poterla impiegare con relativa facilità e su larga scala in edilizia.

     

    La struttura fonoassorbente perfetta che si stampa in 3DCome è possibile? Per andare con ordine, l’innovazione si basa su una meta superficie acustica. Le meta superfici sono materiali la cui struttura è in grado di deviare il percorso delle onde, sia le elettromagnetiche che quelle acustiche. L’assorbimento, in realtà, è un abile gioco di specchi, visto che i meta materiali annullano la diffusione delle onde a tutti gli angoli di osservazione: in pratica, le diffondono in modo da annullarle l’una con l’altra. Come è facile immaginare, la struttura di tali materiali deve avere un grado di precisione elevatissimo, con precise caratteristiche di disomogeneità, anisotropia e risonanza. A maggior ragione lo deve avere quel materiale che dovrebbe assorbire completamente qualsiasi onda acustica.

     

    Normalmente, una struttura fonoassorbente lavora “a strati”: il primo è fatto per assorbire una certa lunghezza d’onda, il secondo un’altra e così via. In questo caso, invece, grazie alla meta superficie di strato ne basta uno solo (o meglio, due “accordati”) per intercettare anche le frequenze basse, intorno ai 123 Hz. Ed è pure sottile. Con benefici diretti per l’applicazione in diversi campi, anche grazie alla possibilità di stampare il dispositivo in 3D con un altissimo grado di precisione. I ricercatori così hanno combinato una piastra forata con una camera d’aria studiata per compensare la reattanza acustica e sintonizzare l’impedenza acustica. Il risultato è un dispositivo estremamente sottile in grado di assorbire il 99,7% delle onde.

    Articolo precedenteAgricoltura biologica: l’unica risposta al riscaldamento globale
    Articolo successivoDall’UE la strategia per un riscaldamento sostenibile e smart

    1 commento

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Leave the field below empty!