Un giardino pensile da Guinnes per Seoul

    Oltre 65.000 piante rivestono i 1.500 mq dei sette piani di giardino pensile installato all’interno della nuova City Hall ad alta efficienza di Seoul

    Giardino pensile Seoul4(Rinnovabili.it) – Un giardino pensile da Guinnes dei Primati quello installato nel cortile interno del nuovo municipio di Seoul. Progettato da iArc Architects, questo green wall si sviluppa per tutti e sette i piani della facciata contribuendo in maniera significativa al bilancio energetico dell’edificio.

     

    Oltre ad agire da filtro naturale per la qualità dell’aria interna, il giardino pensile permette di trattenere le polveri inquinanti, aumentando l’umidità e raffrescando la temperatura dell’intero edificio. Circa 65.000 piante di 14 specie differenti crescono sulla parete verde arrivando a coprire una superficie di oltre 1.500 mq.

    Nonostante il giardino pensile abbia superato ogni precedente record sia per estensione che per altezza, l’idea di trasformare a verde le facciate interne del nuovo municipio è sorta dopo la bocciatura da parte della cittadinanza di Seoul nei confronti del nuovo progetto per la City Hall. Il vecchio edificio coloniale ha infatti lasciato il posto ad un più moderno complesso, dotato di una facciata di 13 piani completamente vetrata. Nonostante le caratteristiche ecosostenibili del progetto, che è stato completato con circa 7.000 elementi in triplo vetro a basse emissioni, in grado di ridurre al minimo il guadagno solare, la notevole differenza tra il vecchio ed il nuovo edificio hanno sollevato non poche polemiche, costringendo gli architetti a trovare una soluzione efficace e duratura.

     

     

    E’ nata così l’idea di ridisegnare una delle facciate del cortile interno installando un giardino pensile da Guinness dei primati. La nuova City Hall è inoltre dotata di una copertura fotovoltaica in grado di fornire fino al 29% dell’energia elettrica richiesta, mentre un sistema a scambiatore di calore, un impianto geotermico ed una pompa di calore soddisfano quasi la metà del fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento.

    Articolo precedenteRinnovabili, la World Bank inizia a mappare i nuovi mercati
    Articolo successivoVoci dall’Antartide: iniziata la XXX spedizione italiana

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Leave the field below empty!