Le fuel cell allo zucchero hanno una densità di energia senza pari rispetto alle batterie convenzionali,m oltre ad essere più economiche, ricaricabili e biodegradabili
“In natura lo zucchero è un perfetto composto per lo stoccaggio di energia” afferma Zhang. “Quindi è logico che cerchiamo di sfruttare questo potere naturale in un modo ecologico per produrre una batteria”. Zhang e colleghi hanno costruito un percorso di sintesi enzimatica artificiale che utilizza tutte le potenzialità energetiche dello zucchero per generare elettricità all’interno di una fuel cell; gli enzimi sostituiscono il costoso platino, attivandosi grazie agli atomi di carbonio contenuti nel “combustibile”, ovvero maltodestrina, un carboidrato composto da unità di glucosio e ottenuto dall’idrolisi dell’amido. Diversamente dalle celle a combustibile idrogeno e quelle a metanolo, la soluzione zuccherina di Zhang non è né esplosiva né infiammabile e possiede una maggiore densità di immagazzinamento energetico. Inoltre gli enzimi e i combustibili utilizzati per costruire il dispositivo sono biodegradabili al 100%.