Riqualificare le grandi aree industriali francesi ripristinando l'habitat naturale, potenziando la mobilità sostenibile e costruendo in Bioedilizia.

I partecipanti di quest’anno sono stati più di 394, ma la scelta della Giuria è ricaduta sui progetti che maggiormente hanno saputo incarnare lo spirito del Premio, valorizzando le tecniche di bioedilizia, il verde urbano, l’integrazione dei trasporti pubblici, la vivibilità degli spazi, e soprattutto, coinvolgendo nel processo tutti gli attori, a partire dai futuri abitanti, per arrivare al costruttori, passando dalle aziende di fornitura elettrica, dai progettisti, ma anche dalle autorità pubbliche.
I due premiati per l’edizione 2011, sono rispettivamente il progetto per la città di Nancy, precisamente per l’altopiano di Haye ed il progetto “Zone de l’Union” situato nei pressi della cittadina di Lille.
Altopiano di Haye, Nancy
Il vincitore è stato progetto per la riqualificazione delle aree industriali dell’altopiano di Haye, dove ormai da diversi anni 440 ettari di terreno, sono lasciati in stato di totale degrado, causando danni anche al habitat naturale della zona. I progettisti dello studio di Alexandre Chemetoff hanno previsto la realizzazione di un ecoquartiere per 14.600 abitanti, creando una rete di distribuzione dell’energia, grazie ad un impianto di cogenerazione, che servirà tutta l’area. L’aspetto più interessante sarà riservato alla mobilità, che potenziando il sistema di trasporto pubblico, cercherà di limitare al minimo gli spostamenti privati, dimezzando così le emissioni di gas serra.
La Zone de l’Union, Lille

Le peculiarità di questi progetti, che ci auguriamo vengano rispettate in fase esecutiva, è la fattibilità delle soluzioni, ricorrendo alla tecnologica applicata all’architettura, senza eccedere in architetture irrealizzabili.












