Cresce il livello di “intelligenza” delle città italiane anche tra le realtà del Mezzogiorno. Il merito agli investimenti nella digitalizzazione e sostenibilità. Bologna, Milano e Torino si confermano le città più smart d’Italia

Sostenibilità, digitalizzazione e inclusione, sono questi i tre pilastri che dovrebbero caratterizzare la smart city nel 2025. Ma qual è il livello di “Smartness” delle realtà urbane del nostro Paese e quali sono le città più intelligenti d’Italia.
A stilare la Top 10 è la settima edizione dell’EY Smart City Index 2025, l’analisi condotta dalla società specializzata nei servizi professionali parte delle “Big Four“, insieme a Deloitte, KPMG e PwC, che dominano il settore della revisione contabile e della consulenza a livello globale.
Sul podio per “smartness”, Bologna, Milano e Torino

Bologna, Milano e Torino si confermano le città più smart d’Italia, posizionandosi sul podio dell’EY Smart City Index 2025. Seguono nella Top 10 dei capoluoghi di provincia Venezia, Roma, Trento, Cagliari, Modena, Reggio Emilia e Firenze.
Per stilare la Top 10 delle città più intelligenti d’Italia l’EY Smart City Index 2025 parte dall’analisi di 109 capoluoghi, classificando il loro sviluppo in termini di transizione ecologica, transizione digitale e inclusione sociale. Attraverso ben 323 indicatori, Ey è riuscita a calcolare il livello di “intelligenza” di ciascuna città suddividendole in due macro categorie:
- Readiness, le iniziative e gli investimenti pubblici e privati degli stakeholder, al fine di rendere disponibili infrastrutture e servizi;
- Comportamenti dei cittadini, fornendo una fotografia dell’ecosistema urbano italiano in piena evoluzione, sotto la spinta del PNRR.
“Il significativo miglioramento delle città italiane negli ultimi tre anni, evidenziato dall’EY Smart City Index 2025, è un chiaro segnale dell’efficacia degli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità finanziati dai fondi europei”, sottolinea Dario Bergamo, Italy Government & Infrastructure Market Leader di EY, commentando il processo evolutivo che ha portato a benefici concreti per i cittadini.
Secondo la multinazionale, questo progresso è attribuito agli investimenti specifici sulla trasformazione digitale, quali ultra-broadband, IoT, servizi on-line, alla transizione ecologica e all’inclusione sociale, tutti finanziati dai fondi europei e dal Programma Pon Metro.
Transizione ecologica, digitalizzazione e inclusione

I tre pilastri d’indagine secondo i quali è stata elaborata l’indagine di EY sono:
- Transizione ecologica: riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’adozione di energie rinnovabili, la promozione della mobilità sostenibile e la tutela del verde urbano.
- Digitalizzazione, accesso a tecnologie avanzate, connettività a banda ultra-larga e implementazione di servizi pubblici intelligenti.
- Inclusione sociale: accessibilità ai servizi fondamentali, riduzione delle disuguaglianze e coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni collettive.
Bergamo la città più green d’Italia
La città più green nella classifica della “transizione ecologica” è Bergamo, seguita da Venezia, Brescia, Torino, Bologna, Cagliari, Bolzano, Mantova, Udine, Trento.
Da sottolineare, secondo lo smart city Index di EY, il significativo miglioramento della Readiness: gli investimenti per l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la gestione responsabile delle risorse naturali sono aumentati significativamente nelle città metropolitane (+21,5%), nelle città medie (+10%) e in quelle piccole (+33%).
Anche i comportamenti dei cittadini sono migliorati, con un aumento:
- dell’uso di auto non inquinanti,
- della raccolta differenziata,
- del risparmio energetico
- della riduzione degli sprechi d’acqua (città metropolitane +11%, città medie +4,5%, città piccole +13,6%).
Milano guida la digitalizzazione italiana
A guidare la classifica delle città italiane per digitalizzazione è ovviamente Milano seguita da Bologna, Roma, Torino.
“La crescita dell’IoT e della sensoristica è stata rilevante negli ultimi anni, con un aumento del 30% nella diffusione dei sensori e del 40% nelle centrali di controllo della mobilità, della sicurezza urbana e delle piattaforme di monitoraggio dei consumi energetici negli edifici pubblici”, commenta Antonio Lombardo, Italy Government & Public Sector Consulting Leader di EY.
Anche il BIM, Building Information Modeling sta giocando un ruolo da protagonista nell’evoluzione urbana. Grazie a questo sistema è oggi possibile analizzare in tempo reale le dinamiche urbane, elaborare scenari per la riprogettazione delle infrastrutture e dei servizi, gestire i flussi e le emergenze, semplificare l’interazione tra cittadini e amministrazione e creare un digital twin della città.
Bologna, la città più inclusiva
L’attenzione al fattore “human” da parte delle città copre principalmente tre ambiti:
- politiche e dinamiche sociali;
- digital engagement;
- attrattività, intesa come capacità di attrarre nuovi abitanti e nuove imprese.
Partendo da questi fattori, secondo l’EY Smart City Index 2025, è Bologna la città più intelligente in termini di inclusione grazie al digital engagement e alla spesa per servizi sociali, seguita da Trieste, Pordenone, Modena. Anche le città medie, come Modena e Trento, e le città piccole, come Pavia, entrante nella top 10 della classifica per inclusione sociale, dimostrano che è possibile competere con le città principali sugli aspetti umani.
La Top 10 per dimensione: dalle metropoli alle realtà più piccole
Scendendo di scala, lo Smart City Index 2025 di EY ha individuato tre top 10 tra le città metropolitane, medie e piccole (con popolazione inferiore agli 80.000 abitanti) che si distinguono per il loro livello di innovazione urbana.
Città metropolitane: Bologna, Milano e Torino
Tra le città metropolitane occupano i primi 10 posti Bologna, Milano, Torino, Venezia, Roma, Cagliari, Firenze, Genova, Bari, Palermo.
A giocare un ruolo cruciale nell’evoluzione di queste realtà sono i Fondi Europei, grazie ai quali, soprattutto le città del Sud, hanno guadagnato molte posizioni con notevoli investimenti nella transizione digitale (+22,7% di Readiness nel 2025).
Focalizzandoci sulle città metropolitane del Mezzogiorno nel ranking totale troviamo Cagliari, Bari, Palermo, Napoli, Messina, Catania e Reggio Calabria che migliorano tutte il posizionamento in classifica rispetto al 2022.
Città medie: la più smart è Trento
Trento si conferma anche in questa edizione la città media più smart, seguita da Modena, Reggio Emilia, Bergamo, Brescia, Ravenna, Padova, Bolzano, Trieste, Parma.
Nella classifica generale, le città di media dimensione occupano le posizioni a ridosso del podio (dalle 6 alla 18) sottolineando l’opportunità colta e messa in pratica da queste realtà medie, di trasformarsi in città più intelligenti riscontrando il loro punto di forza nella componente della transizione Ecologica, grazie a colonnine elettriche, piste ciclabili, bike-sharing.
Città piccole: sul podio Pavia, Pordenone e Matera
Sotto gli 80mila abitanti, le città più intelligenti d’Italia sono Pavia, Pordenone e Matera, seguite da Belluno, Oristano, Aosta, Fermo, Cuneo, Mantova, Macerata. Anche in questo caso è il pilastro della Transizione Ecologica l’elemento principale di investimento, grazie ai cittadini che rispondono in modo attivo alla componente di offerta.
Scarica QUI l’EY Smart City Index 2025