L'Europarlamento userà la procedura d'urgenza per modificare gli standard CO2 annuali di auto e furgoni nuovi.

Una modifica mirata al regolamento che stabilisce i livelli di prestazione e gli obiettivi CO2 per le nuove auto e i nuovi furgoni, per fornire un certo grado di flessibilità sugli obblighi 2025-2027. L’ha proposta l’Esecutivo UE nell’ambito del piano d’azione industriale per il settore auto europeo, adottato il 5 marzo 2025. E oggi l’Europarlamento corre per approvare la misura di flessibilità.
I deputati europei hanno fatto sapere di essere pronti a ricorrere alla procedura d’urgenza per votare la modifica in fretta e furia. Di cosa si tratta? Di una sorta di via preferenziale che permette alle proposte normative di essere sottoposte direttamente all’Aula di Strasburgo senza il voto delle commissioni parlamentari competenti.
Perché tanta fretta? In parte per rassicurare l’automotive europeo, ormai da mesi in stato di allarme, in parte perché le tempistiche a disposizione sono estremamente ridotte.
Obiettivi CO2 per nuove auto e nuovi furgoni
Il regolamento in questione, del 19 aprile 2023, ha imposto un rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi. Per il breve termine, il provvedimento ha introdotto obiettivi specifici di riduzione: meno 15% l’anno per il periodo 2025-2029.
Ogni anno la Commissione europea dovrebbe stabilire la media delle emissioni di CO2 e l’obiettivo per le emissioni specifiche di CO2 per ciascun costruttore, al fine di valutarne le prestazioni nel raggiungere i target. Prevedendo multe di 95 euro per g di CO2/km per tutti i produttori auto che dovessero sforare l’obiettivo.
La misura di flessibilità
Tuttavia, le ripetute pressioni dell’automotive hanno portato la Commissione europea a fare un passo indietro. E così il 1° aprile di quest’anno Bruxelles ha proposto una modifica che consentirebbe, qualora approvata, di valutare il rispetto degli obiettivi di CO₂ per le nuove auto e i furgoni negli anni 2025, 2026 e 2027 sull’intero triennio. Ossia calcolando la media delle loro prestazioni anziché quelle annuali. L’approccio consentirebbe ai costruttori di bilanciare eventuali emissioni annue in eccesso superando l’obiettivo negli anni successivi.
Aveva commentato la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “La nostra industria automobilistica […] si sta decarbonizzando per contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici, ma anche per mantenere il suo vantaggio competitivo sui mercati mondiali. Con questa iniziativa, garantiamo maggiore flessibilità a questo settore chiave e, allo stesso tempo, manteniamo la rotta verso i nostri obiettivi climatici”.
In seguito all’accordo di ricorrere alla procedura d’urgenza, si prevede che il Parlamento voterà la proposta giovedì 8 maggio.