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Fotovoltaico e riscaldamento solare, la soluzione efficiente e di qualità di my-PV: la storia vincente dell’azienda austriaca

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A Intersolar 2025 abbiamo avuto l'occasione di conoscere i prodotti di my-PV, la company che sta per arrivare anche in Italia

Fotovoltaico e riscaldamento solare, la soluzione efficiente e di qualità di my-PV: la storia vincente dell'azienda austriaca
Immagine fornita da my-PV

Le idee che cambiano quello che già esiste sul mercato, che portano a piccole rivoluzioni, spesso nascono da un modo di pensare controcorrente. L’azienda austriaca, my-PV, è pioniera nelle soluzioni innovative per l’utilizzo diretto dell’energia fotovoltaica nel riscaldamento domestico. Infatti, l’autoconsumo dell’energia solare non deve sprecare neanche un watt di quanto si ricava dai pannelli solari. E questo è il faro che ha animato l’intuizione vincente di Gerhard Rimpler e Markus Gundendorfer, i founder di my-PV, presente alla fiera europea più importante del settore, The Smarter E Europe 2025. Abbiamo avuto l’occasione di conoscere più da vicino questa interessante e solida azienda, grazie all’intervista con Andreas Kaiser, International Sales Director di my-PV che ha condiviso con Rinnovabili la visione di my-PV sul futuro dell’energia solare e sul grande interesse verso il mercato italiano.

Prima di entrare nel dettaglio delle vostre soluzioni innovative, vorrei conoscere la storia di my-PV, come nasce questo progetto e con quali ambizioni?


Nel 2011, Gerhard Rimpler, l’azionista principale dell’azienda, insieme a Markus Gundendorfer ha fondato la società my-PV. Entrambi già lavoravano nel settore fotovoltaico, da molto tempo prima della fondazione, quando hanno capito che fosse arrivato il momento giusto per concentrarsi sull’utilizzo del fotovoltaico anche per il riscaldamento dell’acqua calda gestendo l’energia in eccesso prodotta dal fotovoltaico. Molti colleghi del settore ridevano a questa idea perché l’energia solare era piuttosto costosa e troppo preziosa per usarla anche per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria. Dicevano che non avrebbe funzionato. Ma entrambi erano convinti del contrario, e iniziarono a visitare molte fiere di settore, aziende, poi sono arrivati i primi clienti e oggi entrambi, insieme a noi dipendenti, sono molto orgogliosi dei risultati raggiunti da my-PV Abbiamo un grande successo in Germania, Austria e Svizzera e sempre di più a livello internazionale. Ora l’Italia è uno dei nostri mercati premium di riferimento in cui vorremmo portare le nostre soluzioni.

Quali sono i vantaggi di produrre acqua calda con il fotovoltaico, rispetto ai sistemi solari termici o addirittura quelli tradizionali? E tecnicamente in che modo la tecnologia del vostro dispositivo ELWA rende possibile avere acqua calda corrente in casa?


Il solare termico è costoso e richiede un uso intensivo dal punto di vista dei materiali, perché richiede tubi di rame, scambiatori di calore e tanta manutenzione. Inoltre si può usare solo quando il cielo è totalmente sereno, invece il fotovoltaico è molto più economico, più efficiente, non richiede alcuna manutenzione e si ottiene energia dai pannelli fotovoltaici, anche se non alla massima potenza, nei giorni di pioggia e quando è nuvoloso. Direi che i vantaggi sono molti di più. Per quanto riguarda la tecnologia del nostro dispositivo ELWA, per mantenere la temperatura target nella caldaia utilizza tutta l’energia fotovoltaica disponibile, tra 0 e 2000 Watt e nel caso in cui non ci sia il sole o ci sia un backup è possibile utilizzare l’energia opzionale del gestore di rete.

Inoltre, my-PV offre attualmente SOL•THOR, un gestore di potenza in corrente continua a regolazione lineare da 0 a 3,6 kW per il riscaldamento fotovoltaico. Con questo prodotto è possibile utilizzare la resistenza elettrica a immersione installata, un vantaggio del nostro nuovo prodotto per l’utilizzo autonomo dell’energia fotovoltaica per il riscaldamento.

Un altro dispositivo AC ELWA2, un regolatore di potenza, possiede altre importanti caratteristiche, che consentono sia di aumentare l’autoconsumo di energia solare prodotta che di avere acqua calda con il maltempo? In che modo?


Il concetto alla base è quello di deviare l’energia fotovoltaica in eccesso nei sistemi connessi alla rete verso l’acqua calda sanitaria. Al giorno d’oggi, se si esporta l’energia in eccesso alla rete, il prezzo di vendita per kilowattora è in molti paesi estremamente basso o sta diventando sempre più basso rispetto al prezzo di acquisto dello stesso kilowattora dall’operatore di rete. AC ELWA2 consente di utilizzare il surplus da 0 a 3500 Watt in modo più economico rispetto alla batteria. Inoltre una caratteristica molto importante è che il dispositivo effettua un controllo lineare della potenza, che molti concorrenti non offrono. Per l’utente finale è un vantaggio molto importante.

In contesti residenziali italiani, caratterizzati spesso da impianti di riscaldamento esistenti a gas, come si integra un altro dei vostri prodotti, AC•THOR per massimizzare l’autoconsumo fotovoltaico e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, considerando sia la produzione di acqua calda sanitaria che l’eventuale riscaldamento degli ambienti?


Il nostro dispositivo AC•THOR si integra con il riscaldatore a immersione. Il concetto di autoconsumo fotovoltaico è simile a quello di AC ELWA2, ma la differenza è nel tipo di impianto del cliente; AC ELWA2 è una soluzione all-in-one con un elemento di riscaldamento che non è incluso nell’AC•THOR. E naturalmente il riscaldamento a gas deve essere attivato solo per mantenere la temperatura minima, soprattutto nei mesi invernali.

AC•THOR , quando lavora insieme a una batteria, come fa a decidere se è meglio caricare la batteria per usarla dopo oppure scaldare l’acqua o la casa subito con il surplus di energia solare?


In generale diamo priorità alla batteria. Una volta caricata, il surplus viene automaticamente deviato verso l’accumulo termico; questo perché tra mezzogiorno e le due del pomeriggio, la batteria è completamente carica, per cui c’è molta energia libera per il riscaldamento dell’acqua che di conseguenza dà la possibilità di aumentare la percentuale di autoconsumo di circa il 20/30%, in base al numero di pannelli che sono stai montati.


Un’altra soluzione interessante per sfruttare il surplus energetico fotovoltaico è my-PV WiFi Meter. In che modo riesce ad interfacciarsi con gli altri vostri sistemi, specialmente in presenza di fluttuazioni rapide nella produzione solare o nei consumi domestici?


Sia per AC ELWA2 che AC•THOR è necessario un contatore che misuri il surplus di energia. Il contatore può essere il nostro My-PVWi-Fi Meter o anche uno dei nostri partner compatibili con my-PV e questo rappresenta un altro punto di forza della nostra azienda, visto che abbiamo oltre 80 partner, quindi un sistema aperto che è un vantaggio per i clienti. Nel caso in cui il contatore dell’inverter fotovoltaico non sia compatibile, il consumatore ha bisogno del contatore Wi-Fi del nostro sistema.

Per chi non possiede un impianto fotovoltaico, my-PV ha sviluppato un prodotto specifico, HEA•THOR IoT, che avete portato a Intersolar Europe 2025, presto disponibile anche in Italia, che consente di sfruttare l’energia prodotta da fonti rinnovabili a tariffe più convenienti. Un device che sfrutta la sua intelligenza per far risparmiare l’utente, usando energia green. Come funziona?

E’ un prodotto nuovissimo che arriverà sul mercato probabilmente nella seconda metà del 2025, di cui siamo molto orgogliosi perché dimostra il lavoro dietro alla nostra strategia. Questo nuovo prodotto è un elemento di riscaldamento basato sull’IoT che è collegato alla nostra funzionalità cloud, DTO, Dynamic Tariff Optimizer. Anche sul mercato italiano esistono offerte di tariffe dinamiche, per cui il nostro dispositivo HEA•THOR IoT, sia da 3 che da 9 kw, prende tutta l’energia dalla rete ogni volta che il prezzo del chilowattora è più conveniente. Il Dynamic Tariff Optimizer conosce esattamente il prezzo per chilowattora con un giorno di anticipo e questa è una grande possibilità per risparmiare sull’energia.

Il settore fotovoltaico corre veloce, in che modo my-PV riesce a fare la differenza tra i tanti prodotti della concorrenza?

Abbiamo una strategia precisa di differenziazione dal resto del mercato, che significa offrire alta qualità ai nostri clienti. Per noi la qualità è un valore aggiunto molto elevato, garantito da un produttore premium in cui l’innovazione è parte della nostra identità. Un altro elemento importante del nostro successo, è il supporto clienti a ogni livello dei nostri canali di distribuzione, estremamente importante per una relazione commerciale a lungo termine.

Quanto è importante l’elettrificazione dei consumi ai fini della transizione energetica europea e quale apporto può portare la tecnologia my-PV agli obiettivi 2030?

Dal mio punto di vista è assolutamente centrale ed essenziale per la transizione energetica dell’Europa, e gioca un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e integrando le fonti di energia rinnovabili. E come possiamo contribuire? La risposta è semplice: aumentando l’autoconsumo. I nostri prodotti sono utilizzati in regioni con temperature inferiori ai 10 °C e in zone calde come l’Australia, dove i nostri sistemi alimentano una piantagione di avocado. Infine, vorrei sottolineare che vediamo un enorme potenziale di crescita per gli impianti solari fotovoltaici per la produzione di acqua calda in Italia, visto che il vostro paese si è classificato tra i primi 10 paesi al mondo per capacità installata annua e cumulativa nel 2024.

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