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Copernicus: emissioni degli incendi boschivi, record in Corea del Sud, in calo nel Sudest asiatico

Il monitoraggio delle emissioni degli incendi boschivi relativo ai primi quattro mesi del 2025, condotto da Copernicus, ha mostrato un record di incendi nel Regno Unito e in Corea del Sud e un'attività inferiore alla media nel Sudest Asiatico

Copernicus: emissioni degli incendi boschivi, record in Corea del Sud, in calo nel Sudest asiatico
Foto di Ted Erski da Pixabay

di Erminia Voccia

Emissioni degli incendi boschivi inferiori alla media nel Sud-Est asiatico

Le nazioni dell’Asia settentrionale (Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam) hanno registrato una delle più basse emissioni stagionali totali derivanti dagli incendi boschivi rispetto ai dati storici raccolti dal CAMS Global Fire Assimilation System (GFAS) dal 2003 a oggi. Ciononostante, nei mesi di marzo e aprile gli incendi sono stati intensi in particolare in Thailandia, Laos e Vietnam con un impatto significativo sulla qualità dell’aria nella regione.

Il risultato positivo è da attribuire agli sforzi tesi a ridurre l’inquinamento trasfrontaliero legato agli incendi boschivi, un problema di salute pubblica che affligge da tempo la regione causato dalle pratiche agricole di tipo “slash-and-burn”.  Tali pratiche di agricoltura tradizionale prevedono il taglio e la bruciatura della vegetazione per preparare il terreno a nuove colture. Le emissioni totali di carbonio stimate nei primi quattro mesi del 2025 nella regione dell’Asean settentrionale ammontano infatti a 37 megatonnellate. Il dato mostra un calo sensibile rispetto al totale medio stagionale 2003-2024 di 79 megatonnellate.

Emissioni totali di carbonio periodo gennaio – aprile per Asean settentrionale (CAMS)

Tuttavia, a detta degli esperti, c’è ancora tanto da fare per eliminare il problema del trasporto di fumo a lungo raggio a causa delle implicazioni economiche e delle disparità di monitoraggio. I dati CAMS sono particolarmente utili all’osservazione dell’inquinamento transfrontaliero causato da incendi perchè le previsioni e le analisi tengono particolarmente conto del trasporto di fumo e di inquinanti atmosferici legati agli incendi. Gli incendi sono stati più numerosi e intensi in Laos, in Myanmar e in alcune aree orientali dell’India. Già a gennaio le emissioni hanno impattato la qualità dell’aria nel nord dell’India, incluse alcune zone dell’Himalayas, e il Nepal.

Il tragico bilancio in Corea del Sud

Le regioni meridionali della penisola coreana a marzo hanno visto il susseguirsi di una serie di incendi. Tali eventi hanno ucciso 32 persone e distrutto 5mila edifici, erodendo 104mila ettari in una sola settimana. I roghi hanno causato un incremento senza precedenti di emissioni di carbonio in base ai dati raccolti dal CAMS. Il 2025, con 0.8 megatonnellate di carbonio, è già l’anno con le più alte emissioni totali annue stimate nel set di dati GFAS per la nazione asiatica. Gli incendi boschisi non sono rari in Corea del Sud in questo periodo dell’anno ma il clima particolarmente secco, caldo e ventoso non ha che peggiorato la situazione.

Emissioni totali annue di carbonio della Corea del Sud (CAMS)

Incendi insoliti in Europa nordoccidentale, record nel Regno Unito

A causa dell’avvicinarsi dell’estate boreale, alcune regioni dell’emisfero settentrionale hanno già iniziato a registrare un aumento degli incendi e delle emissioni di fumo. Un periodo prolungato caratterizzato da condizioni secche e temperature mediamente più calde hanno creato le condizioni ideali per incendi boschivi nel Regno Unito, Irlanda e Germania. I Paesi Bassi hanno registrato le più alte emissioni da incendi boschivi per il mese di aprile, mentre Regno Unito e Irlanda il secondo più alto livello di emissioni per il periodo gennaio-aprile dal 2003.

Emissioni totali gennaio-aprile Regno Unito e Irlanda (CAMS)

Gli incendi e la combustione di biomassa hanno un impatto significativo sulla qualità dell’aria e sulla salute umana. – ha commentato Mark Parrington, Senior Scientist del Servizio di monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus – Al CAMS monitoriamo le emissioni degli incendi e il conseguente trasporto dei fumi in tempo quasi reale per valutare i potenziali impatti sulla qualità dell’aria. Ciò è particolarmente importante durante le stagioni degli incendi in tutto il mondo, quando il fumo degli incendi può influenzare l’aria che si respira in vaste aree“.