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Scontro USA – Brasile sul carburante ecologico per l’aviazione

In Brasile la produzione di etanolo da mais dovrebbe raddoppiare arrivando a quasi 16 miliardi di litri entro il 2032. L'associazione dei produttori nazionali brasiliani UNEM ritiene però che le raccomandazioni del Comitato per la Protezione Ambientale dell'Aviazione (CAEP) dell'ICAO non dovrebbero essere influenzate dalla politica.

Carburante ecologico per l'aviazione, lo scontro tra USA e Brasile
Immagine creata con IA

di Erminia Voccia

È scontro tra Stati Uniti e Brasile sul carburante ecologico per l’aviazione. Washington avrebbe deciso di opporsi a una raccomandazione del consiglio dell’agenzia aeronautica della Nazioni Unite perché, dal punto di vista statunitense, favorirebbe i produttori brasiliani di mais a discapito di quelli a stelle e strisce nello sviluppo di carburante sostenibile per gli aerei. A riferirlo è Reuters che cita due fonti a conoscenza del dossier.

È possibile che alla fine sarà raggiunto un compromesso ma, a detta dei produttori brasiliani di etanolo da mais, la distanza di vedute potrebbe minare la fiducia nel sistema di certificazione internazionale dei carburanti sostenibili per l’aviazione.

Verso nuovi criteri per il carburante ecologico per l’aviazione

Le compagnie aree mondiali si sono impegnate a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050. Per arrivarci sono chiamate a sostituire il cherosene con alternative più sostenibili ricavate dai rifiuti urbani o dall’olio da cucina. Secondo l’Associazione Internazionale per il Trasporto Aereo, nel lungo periodo il costo della transizione green per il settore potrebbe arrivare a 4,7mila miliardi di dollari.

Il carburante alternativo rappresenta meno dell’1% del consumo totale degli aerei. I produttori di carburante a basse emissioni, tuttavia, potrebbero beneficiare delle nuove opportunità offerte dalla transizione e dagli incentivi europei. L’Unione Europea ha proposto infatti di sovvenzionare l’acquisto da parte delle compagnie aeree di carburante sostenibile per l’aviazione, proprio per incoraggiare l’utilizzo di alternative più pulite.

Negli Stati Uniti la produzione di mais supera la domanda interna e gli agricoltori e i produttori di etanolo statunitensi del Midwest stanno provando ad abbassare le emissioni causate dalla produzione e dalla commercializzazione guardando con interesse al mercato dei carburanti alternativi per l’aviazione. Ad esempio, alcuni produttori USA hanno suggerito di utilizzare la tecnologia della cattura e dello stoccaggio del carbonio.

L’Iowa Corn Growers Association, associazione per il supporto alla cattura e allo stoccaggio del carbonio, ha già affermato che il Brasile può fare affidamento su un valore di carbonio più basso per l’etanolo da mais rispetto agli Stati Uniti. Questo potrebbe avvantaggiare il Paese sudamericano nel soddisfare la domanda delle compagnie aree.

Il Dipartimento di Stato USA ha sollevato obiezioni già a marzo in riferimento alla raccomandazione di un comitato tecnico dell’Organizzazione per l’Aviazione Civile Internazionale (ICAO), che ha proposto di adottare dei criteri per i carburanti alternativi. Per Washington, la raccomandazione favorirebbe il Brasile rispetto al resto del mondo perché riconoscerebbe un punteggio più basso di carbonio alla multicoltura, pratica molto diffusa nel Paese sudamericano. Il consiglio dell’ICAO sottoporrà la raccomandazione a una revisione in vista dell’assemblea triennale del prossimo autunno. L’ICAO non può imporre regole vincolanti agli Stati Membri ma i Paesi che approvano gli standard dell’agenzia di solito li rispettano.

In Brasile la produzione di etanolo da mais dovrebbe raddoppiare arrivando a quasi 16 miliardi di litri entro il 2032. L’associazione dei produttori nazionali brasiliani UNEM ritiene però che le raccomandazioni del Comitato per la Protezione Ambientale dell’Aviazione (CAEP) dell’ICAO non dovrebbero essere influenzate dalla politica.

Qualsiasi tentativo di interferenza politica comprometterebbe la fiducia internazionale nel sistema di certificazione dei carburanti sostenibili per l’aviazione“, ha dichiarato Bruno Alves, direttore delle relazioni istituzionali e della sostenibilità dell’UNEM. “Per L’UNEM, è essenziale garantire la trasparenza di questo procedimento tecnico. Qualsiasi tentativo di delegittimare o politicizzare i risultati sarebbe da ritenersi estremamente grave“.

Il contributo allo sviluppo sostenibile dell’etanolo da mais prodotto in Brasile

Uno studio pubblicato su Nature a settembre 2024 aveva valutato l’apporto della multicoltura brasiliana allo sviluppo sostenibile. In Brasile tale pratica prevede la semina del mais come seconda coltura dopo la soia per generare etanolo. Il sistema consente così la produzione congiunta di cibo ed energia. Secondo i ricercatori che hanno lavorato allo studio, tale sistema fornisce energia rinnovabile e conveniente (5 miliardi di litri di etanolo, 600 GWh di energia elettrica), contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra (da 9,3 milioni a 13,2 milioni di tCO2e), permette di risparmiare terreno (160mila ettari), favorisce la sicurezza alimentare e protegge gli ecosistemi e la salute umana. La sostenibilità di tale pratica agricola aumenta ancora con lo stoccaggio e la cattura di carbonio.