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Bonus mobilità: il decreto attuativo è in Gazzetta

Il provvedimento definisce modalità e termini per l'ottenimento dell'incentivo. Il Ministro Costa: "chi ha acquistato una bicicletta o un altro mezzo di trasporto individuale potrà finalmente essere rimborsato nelle modalità previste"

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Foto di Andrzej Rembowski da Pixabay

210 milioni di euro le risorse previste per il Bonus Mobilità

(Rinnovabili.it) – Arriva il via libera definitivo al nuovo bonus mobilità. Dopo la firma del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il decreto attuativo è stato consegnato la scorsa settimana alla Corte dei Conti e il 5 settembre è approdato in Gazzetta. Il provvedimento è figlio del celebre Decreto Rilancio con cui il Governo ha modificato il suo «Programma sperimentale buono mobilità». Il programma in questione, introdotto con il Decreto Clima del 2019, è finalizzato alla riduzione delle emissioni climalteranti inquinanti e prevedeva in origine solo due tipologie di contributi: per la rottamazione di auto e di motocicli fino alla classe Euro 3. Gli incentivi potevano quindi essere spesi per acquistare abbonamenti ai mezzi pubblici e biciclette.

La crisi del Covid-19 e la rinnovata esigenza di una mobilità individuale più sicura e pulita, ha portato ad una rivisitazione del bonus mobilità per ampliarne i benefici e favorire forme di trasporto alternative al trasporto pubblico locale.

Cosa cambia oggi? Con il Decreto Rilancio, le agevolazioni sono destinate all’acquisto diretto di bici, anche a pedalata assistita, e di veicoli di micromobilità; in alternativa le risorse possono essere utilizzate per usufruire di servizi di mobilità condivida a uso individuale su due ruote. E dai 120 milioni di euro previsti inizialmente si è passati a 210 milioni di euro.

Come funziona il bonus mobilità?

A  partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, a ciascun beneficiario è riconosciuto un incentivo pari al  60% della spesa sostenuta, ma in misura non superiore ai 500 euro). Le risorse potranno essere impiegate per:

  • l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita
  • l’acquisto di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica a propulsione prevalentemente elettrica come monopattini, hoverboard e segway;
  • l’utilizzo  dei  servizi  di  mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli mediante autovetture. 

I buoni mobilità – spiega il decreto attuativo – saranno emessi secondo l’ordine temporale di arrivo delle istanze fino ad esaurimento delle risorse disponibili per l’anno 2020.

Chi può richiedere il buono?

Originariamente la misura era destinata a cittadini di comuni con emissioni inquinanti sopra i limiti di legge. Oggi invece possono richiedere il bonus mobilità tutti i residenti maggiorenni nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia con  popolazione superiore a  50.000. “Nessuno rimarrà indietro. Nonostante qualche intoppo amministrativo che, lavorando a pieno ritmo per tutto il mese di agosto, abbiamo superato, chi ha acquistato una bicicletta o un altro mezzo di trasporto individuale potrà finalmente essere rimborsato nelle modalità previste”, spiega Costa. Il Ministero dell’ambiente effettuerà il monitoraggio del programma, elaborando elaborano un rapporto dettagliato su ripartizione tipologica e territoriale degli incentivi erogati.

Quando e come si potrà richiedere il Bonus Mobilità?

Dal 5 settembre partiranno i sessanta giorni necessari al completamento del portale tramite il quale, caricando la fattura o scontrino parlante, si potrà essere rimborsati. Per accedere è necessario disporre delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).  Ogni beneficiario potrà usufruirne una sola volta. I soggetti che erogano servizi di mobilità  condivisa, così come le imprese e gli esercizi commerciali che vendono bici e veicoli di micromobilità dovranno invece accreditarsi sull’applicazione web a partire dal quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.