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Citytech, il contenitore d’idee per la mobilità sostenibile

A Roma due giorni di confronto sul tema dei trasporti in Italia e sulle pratiche green ancora da diffondere

Citytech, il contenitore d’idee per la mobilità sostenibileDa ieri l’Aranciera del Semenzaio in san Sisto ospita Citytech, il nuovo appuntamento dedicato alle novità del settore della Mobilità Sostenibile e del Trasporto pubblico. Tante le aziende produttrici di tecnologie, gli amministratori pubblici e gli appassionati del settore che partecipano. E ieri, presenti anche il Sindaco di Roma, Ignazio Marino e l’assessore capitolino alla Mobilità, Guido Improta. Promosso da Roma Capitale, insieme alla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e al Gruppo Ferrovie dello Stato, in collaborazione con Eurispes, l’evento è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. A dare il via ai lavori, ieri, Martedì 10 giugno, la sessione “Mobilità intelligente: la nuova sfida per le città”, insieme al workshop “Da zero a quattro ruote: come muoversi nelle città di domani, regole e policy della mobilità nuova del prossimo decennio”, organizzato da Roma Capitale, Anci e Fondazione Unipolis. Importante l’analisi emersa dal Libro Bianco sullaMobilità e i Trasporti in Italia di Eurispes, dedicato al trasporto di merci e persone nelle tre grandi aree metropolitane del Paese (Roma, Milano e Napoli). Un quadro negativo perché “le infrastrutture italiane non rispondono più alle mutate esigenze di mobilità dei cittadini”. Proprio per questo “il boom tecnologico spinge verso la creazione di una mobilità sempre più interconnessa, interoperabile e on demand”.

 

L’AUTO PRIVATA BATTE IL TRASPORTO PUBBLICO “In Italia – si legge nel Libro Bianco- si contano oltre 600 automobili ogni mille abitanti con i picchi costituiti dalle aree metropolitane di Roma e Firenze che ne registrano oltre 700 ogni mille abitanti. Milano e Roma, si collocano all’interno dei primi dieci posti della classifica europea delle città più congestionate”. Dati che incidono pesantemente anche nelle tasche delle famiglie italiane che per il trasporto privato spendono circa il 13% del proprio reddito complessivo. L’auto privata vince su tutti gli altri mezzi di trasporto: il 29,4% degli intervistati la usa sempre, a fronte del 5% che usa sempre mezzi pubblici. Se viaggiare in treno non è un’abitudine frequente, – il 42,9% non lo fa mai- , il 53,3% del campione non si sposta mai in bicicletta. Meno diffuso risulta l’utilizzo di ciclomotori e motocicli: il 64,9% degli intervistati, infatti, non li usa mai. I picchi negativi si toccano con il car sharing: mezzo sconosciuto al 90,1% del campione; ancora meno usato il bike sharing, di cui ben il 92,2% non fa mai uso. Negli ultimi dodici anni i morti sulla strade sono praticamente dimezzati: dai 7.096 del 2001 ai 3.653 del 2012.

 

 

Scioccanti i dati dello studio della Fondazione Unipolis sull’aumento dei rischi in strada per gli anziani. L’analisi prende in considerazione l’aumento di longevità degli italiani: gli over 65, da qui al 2040, saranno quasi 20 milioni di più rispetto ai 12 milioni e mezzo del 2012. Se le cosiddette “stragi del sabato sera”, nelle quali perdono la vita i giovani, stanno diminuendo, si dovrà far fronte all’emergenza degli incidenti in cui a farne le spese sono proprio gli anziani. “Già oggi, infatti, (dati 2012), sulle strade italiane muoiono 83 persone per milione tra gli over 65 (che salgono a 106 per gli ultraottantenni), contro i 55 per milione tra gli under 64 e una media di 61 vittime per milione sull’intera popolazione. Proiettando questi dati al 2040 si avrà un incremento del numero dei morti per sinistri stradali di quasi il 12%”. Per invertire questa tendenza la ricetta è il maggior rispetto delle regole della circolazione, ma soprattutto la promozione di interventi per ridurre il traffico motorizzato a favore della mobilità sostenibile. E poi: potenziare il trasporto pubblico, estendere le aree pedonali, non solo nei centri storici, ma anche in periferia; puntare sulle piste ciclabili e sulle strade con più bassi limiti di velocità, le cosiddette “zone 30”. Resta centrale la necessità della riscrittura del Codice della Strada, attualmente all’esame della Camera dei deputati.

 

Oggi, Mercoledì 11 giugno, ci si concentrerà su “Le Storie di successo nell’ambito del bike sharing, car sharing, mobilità elettrica, TPL, pedonalità, ciclabilità e ITS”, con tutte le migliori case history dall’Italia e dall’estero. Nel pomeriggio il workshop, organizzato da Eurispes in collaborazione con Roma Capitale, dal titolo “Un nuovo modello di governance per la City Logistics: i primi risultati dell’Osservatorio Mobilità e Trasporti di Eurispes”.