Una pista ciclabile coperta da pannelli solari per la Corea

É coreano l’ultimo esempio virtuoso in ambito green mobility: una pista ciclabile coperta da pannelli solari nel bel mezzo di un’autostrada

Una pista ciclabile coperta da pannelli solari per la Corea

 

(Rinnovabili.it) – La pista ciclabile, da sempre simbolo della mobilità virtuosa, si veste a nuovo. Era successo qualche mese fa in Olanda, con la realizzazione di SolaRoad, la prima pista ciclabile formata da pannelli solari, e di recente nella Corea del Sud. Un’innovazione permessa anche dallo straordinario sviluppo del fotovoltaico di questi ultimi anni. Non solo soluzioni integrate per l’autoconsumo domestico, come spiegato in questo articolo di SuperMoney, ma anche pannelli trasparenti, adesivi o addirittura spray.

 

Pannelli che oggi vengono integrati a infrastrutture per favorire una mobilità doppiamente sostenibile. Dopo SolaRoad ad Amsterdam, il nuovo esempio virtuoso arriva dalla Corea del Sud, dove è stata costruita una pista ciclabile lunga circa 60 km che collega le due città autonome speciali di Sejong e Daejong.

 

L’opera è stata realizzata nel bel mezzo di un’autostrada, tra le due corsie di marcia. A differenza della cugina olandese, però, nella pista ciclabile coreana i pannelli solari non costituiscono la pavimentazione, ma una sorta di tettoia per riparare il percorso da sole e pioggia.

 

 

In questo modo, oltre ad invogliare i ciclisti a utilizzare la bicicletta anche in presenza di condizioni atmosferiche non proprio favorevoli, la pista risulta completamente autonoma dal punto di vista energetico. Non solo: con l’energia in più è in grado anche di alimentare gli edifici vicini. Inoltre, la lunga pista ciclabile “solare” permette di risolvere il problema del traffico, che tra i due poli amministrativi e istituzionali di Sejong e Daejong è particolarmente congestionato. Garantendo ai ciclisti un percorso sempre praticabile e protetto, invogliarli a preferire la bicicletta all’auto ed evitare così lunghe ore di code non sarà difficile.

Un ottimo esempio da seguire, dunque, quello della Corea del Sud. Non ci resta che imparare e imitare: chissà che anche da noi non si vedano presto strutture così innovative ed eco-friendly.

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