Emissioni camion, i ministri UE chiedono un taglio del 30% al 2030

Vince la posizione della Germania all’interno del Consiglio ambientele dll’UE

emissioni camion

 

 

A gennio 2019 inizieranno i negoziati sul nuovo regolamento europeo “emissioni camion”

(Rinnovabili.it) – I ministri dell’ambiente europei hanno preso una posizione comune sul futuro regolamento per le emissioni camion: sì ai tagli proposti dalla Commissione europea ma rendendo i target vincolanti. Il provvedimento in questione è il primo a normare il diossido di carbonio dei veicoli pesanti: al pari di quello appena approvato per auto e mezzi commerciali leggeri, il regolamento definisce due target di riduzione delle emissioni – al 2025 e al 2030 – per i produttori di camion e autobus, espressi in percentuali di CO2 emessa in meno rispetto ai livelli del 2019.

Sulla sorte delle norme è pesato fin da subito il pressing dell’industria auto e l’intesa raggiunta all’interno del Consiglio ambientale dell’UE ne è la chiara dimostrazione. La posizione con cui gli Stati membri andranno a negoziare con il Parlamento europeo sposa le richieste della Germania: meno 15 per cento di CO2 per il 2025 e meno 30 per cento entro il 2030. L’unica differenza con la proposta scritta dall’esecutivo è che entrambi gli obiettivi, a detta dei Ventisette, dovrebbero essere vincolanti. Il ministro austriaco per la sostenibilità Elisabeth Köstinger, la cui presidenza di turno dell’UE si chiuderà questa settimana, ha affermato le nuove norme taglieranno 54 milioni di tonnellate di CO2 nel prossimo decennio, “che corrisponde alle emissioni totali annue di CO2 della Svezia”.

 

>>Leggi anche Tagli alle emissioni dei veicoli pesanti, c’è chi dice no<<

 

Purtroppo, ancora una volta, la posizione del Consiglio dell’UE è distante da quella dell’Europarlamento che chiedeva obiettivi ben maggiori: una decurtazione delle emissioni di anidride carbonica del 20 per cento entro il 2025 e del 35 per cento al 2030. Non si prospettano quindi facili i colloqui negoziali che iniziarono tra i legislatori europei il prossimo anno. E l’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) è già pronta a mettere le mani avanti “Ciò che è possibile per le auto non è spesso un’opzione per i camion”.

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