Il Regno Unito avrà la rete di batterie ed e-charger più grande al mondo

La società Pivot Power ha ottenuto i primi finanziamenti: entro 18 mesi inizierà a installare 10 delle sue mega-batterie per alimentare le stazioni di ricarica rapida pubbliche

rete di batterie

 

I lavori per la rete di batterie partiranno con l’istallazione dei primi 10 impianti entro 18 mesi

(Rinnovabili.it) – Una rete di batterie da 2GW totali, con cui alimentare stazioni di ricarica super veloce delle auto elettriche. Questo il faraonico progetto, del valore di 1,6 miliardi di sterline, presentato in questi giorni nel Regno Unito. I lavori dovrebbero partire nel 2019 da Southampton, con l’obiettivo di realizzare 45 impianti presso altrettante sottostazioni elettriche lungo le principali rotte automobilistiche del Paese: ogni sito sarà dotato di un accumulo a batterie da 50 MW, per un totale di oltre 2 GW di potenza, e sarà connesso direttamente al sistema di trasmissione ad altissima tensione. A farsi carico dell’infrastruttura è Pivot Power che ha ottenuto il sostegno di un investitore istituzionale inglese (per la prima fase del progetto la casa di investimento specializzata Downing) e della National Grid.

 

>>Leggi anche Auto elettriche: il V2G può far risparmiare miliardi sull’accumulo fisso<<

 

Una volta a regime, la rete di batterie sarà in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico giornaliero di circa 235.000 abitazioni britanniche e avrà la capacità di rilasciare o accumulare fino a due terzi della potenza della futura centrale nucleare Hinkley Point C. I primi dieci impianti saranno pronti per l’uso nei prossimi 18 mesi e verranno allacciati a stazioni di ricarica rapida pubbliche e i depositi degli autobus elettrici. I fondatori di Pivot Power, Matt Allen e Michael Clark, hanno detto al The Telegraph che sono in trattativa con case di produzione veicoli elettrici e si aspettano che anche altri finanziatori si interessino al progetto nei prossimi mesi. “I grandi problemi richiedono grandi soluzioni e ci stiamo muovendo velocemente per mettere in atto una rete unica per supportare un sistema energetico pulito, accessibile e sicuro e abbracciare l’economia a basse emissioni di carbonio”, ha dichiarato Allen. La società ha fatto sapere che si aprirebbero anche opportunità per i punti di ricarica di operare con un marchio diverso.

 

La British National Infrastructure Commission stima che la possibilità di immagazzinare e rilasciare energia a seconda del prezzo di mercato dell’energia potrebbe far risparmiare ai consumatori 8 miliardi di sterline. Il boom di veicoli elettrici e di strutture di ricarica potrebbe aiutare la National Grid a bilanciare la domanda di energia del paese. Per Graeme Cooper della National Grid, il progetto di Pivot Power contribuirà “ad accelerare l’adozione fornendo una rete di stazioni di ricarica rapida in tutto il Paese che consentirà alle auto di ricaricare in modo rapido, efficiente e il più conveniente possibile. Offrirà inoltre all’operatore di sistema una maggiore scelta e flessibilità per la gestione della domanda oltre a contribuire alla ricarica di massa dei veicoli elettrici”, ha aggiunto Cooper.

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