Deforestazione: salvare il Congo per salvare il clima

Se non arrestiamo il crescente tasso di deforestazione nella Repubblica Democratica del Congo, perderemo per sempre la battaglia del clima

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(Rinnovabili.it) – La deforestazione è oggi la seconda tra le principali cause del cambiamento climatico. Il dibattito e l’informazione si concentrano prevalentemente sulla portata del fenomeno in Sud America o in Indonesia, ma è necessario tener conto di un preoccupante aumento del tasso di disboscamento in Africa centrale. Qui si trova infatti la seconda più grande foresta tropicale del mondo. Due terzi delle foreste rimaste in Africa crescono nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), coprendo 1.7 milioni di km quadrati: un terzo dell’Amazzonia. Gli alberi di questo polmone verde sono in grado di catturare un quarto dell’anidride carbonica sequestrata da tutte le foreste tropicali sul pianeta.

Storicamente, la copertura forestale in Africa centrale è stata relativamente stabile e l’approccio passivo della RDC era sufficiente. Tuttavia, gravi minacce sono comparse di recente: una crescente domanda di infrastrutture e produzione agricola, e l’aumento degli investimenti esteri in seguito a una maggiore stabilità politica del Paese.

 

Deforestazione fermare il Congo per salvare il clima 2Alla luce di queste nuove pressioni, uno studio pubblicato su Plos One ha cercato di valutare se un prosieguo dello status quo sarà in grado di garantire la conservazione delle foreste e lo stoccaggio del carbonio in futuro. Sono state analizzate le serie storiche della perdita di foresta nel Paese e sviluppato un modello per simulare il trend di deforestazione nel corso dei prossimi 35 anni.

I risultati suggeriscono che, senza mutamenti del contesto, la deforestazione nella RDC potrebbe raggiungere i 5.400 km quadrati l’anno entro il 2050, un tasso simile a quello del Brasile di oggi. Simili prospettive aprono a scenari catastrofici: gli scienziati prevedono un aumento delle emissioni del 60% (3,8 miliardi di tonnellate), pari a 23 milioni di nuove auto per le strade ogni anno. La futura crescita delle attività agricole, però, genera preoccupazioni anche maggiori: le emissioni di carbonio potrebbero infatti raddoppiare rispetto alle proiezioni dei trend storici.

 

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Urge, perciò, una reazione immediata. Le opzioni politiche e la loro efficacia sono state mappate dai ricercatori. Uno sforzo della Repubblica Democratica del Congo si è concretizzato nel piano per ridurre le emissioni da deforestazione e degrado forestale (REDD +). Questa strategia mira a ridurre il disboscamento illegale, ampliare le aree protette, stabilire una zonizzazione per l’utilizzo del territorio e aumentare le pratiche forestali sostenibili. Secondo gli esperti, se attuata con efficacia, potrebbe dimezzare la perdita di foreste entro il 2050.

Il destino delle foreste tropicali dell’Africa centrale avrà un enorme impatto sul cambiamento climatico globale. Eppure, se i tassi di deforestazione continuano a salire, la ricerca e le azioni di conservazione restano al palo. Manca una conoscenza approfondita sui dati relativi alla deforestazione e alle emissioni. Questi problemi, secondo il team di ricercatori, richiedono attenzione immediata dalla comunità internazionale, soprattutto durante la COP 21 di Parigi. Se non riusciremo a proteggere le foreste tropicali con un patto sul clima andrà persa una grande opportunità, forse l’ultima, per rallentare il cambiamento climatico globale.

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