Esistono alternative all’uso del rame in agricoltura? La risposta è in un nuovo biopesticida che sembra dare risultati interessanti per la ricerca di nuove strategie di protezione per un’agricoltura sostenibile

Nuove strategie per un’agricoltura sostenibile
Anche se sarebbe preferibile impiegare un biopesticida, l’uso di prodotti a base di rame per la gestione integrata dei parassiti è consentito anche nell’agricoltura biologica.
Rimangono però i timori per la persistenza ambientale dei prodotti a base di rame e anche per i potenziali effetti negativi sia sugli ecosistemi sia sulla salute delle persone.
Il rame è usato generalmente in olivicoltura per il controllo delle patologie fungine e batteriche dell’olivo; gli interventi avvengono in autunno e in primavera, talvolta in estate se si tratta di coltivazioni superintensive.
Esistono alternative all’uso del rame? L’Istituto di Bioeconomia (IBE) del CNR ha condotto in Spagna una ricerca su eventuali soluzioni alternative per ridurre la dipendenza dai prodotti a base di rame in olivicoltura (Investigating Effectiveness of a new Biopesticide for replacing Copper in Organic Farming Practices, che presenterà la prossima settimana all’Assemblea generale della European Geosciences Union a Vienna).
IBE si occupa di definire strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti globali, e sviluppo di sistemi sostenibili di utilizzo delle biorisorse a scopo alimentare, manifatturiero, edile ed energetico.
Un biopesticida innovativo
Il progetto europeo LIFE Microfighter ha studiato l’efficacia di un biopesticida innovativo composto da Pseudomonas synxantha DLS65 in combinazione con le zeoliti naturali (minerali usati in agricoltura per trattenere acqua e nutrienti nel terreno e per migliorare la resistenza delle piante agli stress climatici o patogeni).
L’obiettivo di LIFE Microfighter è dimostrare l’efficacia di un nuovo zeo-biopesticida naturale ed ecologicamente sostenibile.
Il prodotto deve ridurre o addirittura sostituire l’uso dei pesticidi a base di rame per la difesa contro i patogeni rilevanti (peronospora, picchiettatura, maculatura batterica, rogna dell’olivo e occhio di pavone) nella coltivazione biologica di vite, pomodoro e olivo in Italia, Spagna e Croazia.
Gli effetti sulle colture
La sperimentazione è avvenuta nella cooperativa Las Virtudes di Valencia (Spagna). Il suolo del sito sperimentale è stato caratterizzato per le sue principali proprietà fisico-chimiche e per il contenuto di rame all’inizio della per valutare i possibili effetti sulle colture e l’accumulo di rame nel suolo a seconda delle strategie adottate.
Le analisi chimiche e le valutazioni sensoriali non hanno rivelato differenze significative fra i trattamenti studiati. Inoltre, non sono stati osservati effetti negativi sulle proprietà chimiche o sensoriali.
Questo garantisce la commerciabilità dei prodotti oggetto della sperimentazione (olio d’oliva, pomodoro da tavola, salsa di pomodoro e vino), e quindi la possibilità di applicare la strategia zeo-biopesticida in sostituzione del rame con benefici per l’ambiente e per la salute delle persone.