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Nasce in Puglia la Vigna Agrivoltaica di Comunità

La Vigna Agrivoltaica di Comunità nasce in Puglia con un obiettivo preciso: praticare una viticoltura che rispetti l’ambiente utilizzando energia pulita e produrre vini di qualità riducendo più possibile lo sfruttamento delle risorse naturali. Le rilevazioni dimostrano che i pannelli agrivoltaici proteggono le piante dagli eventi climatici estremi con buoni risultati sulla qualità della produzione

Nasce in Puglia la Vigna Agrivoltaica di Comunità
Foto: Vigna Agrivoltaica di Comunità

Uva di qualità nella Vigna Agrivoltaica di Comunità in Puglia

La Vigna Agrivoltaica di Comunità è il primo modello virtuoso di viticoltura sostenibile nato in Puglia da un’idea di Nicola Mele ed Emilio Roggero. Il modello è nato per praticare una viticoltura che rispetti l’ambiente utilizzando energia pulita e produrre vini di qualità riducendo più possibile lo sfruttamento delle risorse naturali.

Per realizzare questo progetto, la Vigna Agrivoltaica di Comunità si pone degli obiettivi precisi:

  • coltivare uve e produrre vini prevalentemente da coltivazione agrivoltaica
  • impiegare prevalentemente vitigni tipici della Puglia
  • condurre coltivazioni in regime biologico certificato
  • allestire ed organizzare la cantina vinicola in funzione del tipo di vinificazione.

Il cambiamento climatico e la viticoltura

Il cambiamento climatico è un fatto evidente, che ha subito una costante accelerazione dopo il 2000. Se si è spesso affermato che l’agricoltura è uno dei settori produttivi più colpiti, il vino subisce danni particolari (gradazione alcolica, perdita degli aromi) che hanno effetto sulla qualità del vino.

Nel 2010 l’Azienda del Centro Sperimentale per la Vitivinicoltura della Provincia di Verona, in collaborazione con l’Università di Verona, la Regione Veneto e l’azienda agricola SVOLTA srl (di Laterza, in provincia di Taranto, associata all’AIAS – Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile) ha iniziato una sperimentazione per studiare se l’ombreggiamento dato dai pannelli fotovoltaici collocati soprachioma influisce sulla produzione vitivinicola. I primi risultati fanno ritenere che non sussistano influenze negative.

Negli ultimi anni il caldo eccessivo ha costretto i viticoltori a vendemmie anticipate (anche ad agosto); invece con i pannelli fotovoltaici la vendemmia si è svolta nel periodo tradizionale (settembre-ottobre). Inoltre, le piante hanno subito uno stress idrico minore.

Pertanto, le rilevazioni inducono a ritenere che i pannelli agrivoltaici proteggono le piante dagli eventi climatici estremi: eccessi di calore, di irraggiamento e di vento.

Meno stress climatico

Anche Donato Giorgio, imprenditore agricolo e co-founder del progetto Vigna Agrivoltaica di Comunità, conferma l’effetto positivo degli impianti sulla produzione vinicola:

«I nostri vigneti sono in parte coperti da un impianto fotovoltaico con una potenza di quasi 1 megawatt. Le pergole fotovoltaiche sono composte da pali che sorreggono stringhe di pannelli solari che garantiscono ombreggiatura e un microclima più favorevole. In tal modo si riduce il consumo di acqua e si proteggono le piante da grandine o piogge intense, aumentando così la qualità e la resa del raccolto».

La Vigna Agrivoltaica di Comunità è un esempio di innovazione in agricoltura

La Vigna Agrivoltaica di Comunità è un interessante esempio di innovazione in agricoltura: è il primo impianto situato in Puglia – in un’area di circa 12 ettari che comprende i comuni di Altamura, Santeramo in Colle, Laterza e Matera – e uno dei primi in Europa.

Per arrivare a questo risultato ci sono voluti 15 anni di sperimentazioni e prove sul campo condotte dall’Università di Bari e dall’Università di Verona insieme al CRSFA (il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” che mette in collegamento il mondo produttivo e le istituzioni di ricerca e sperimentazione nel settore dell’agricoltura).

Infine, ci sono anche altre buone notizie sul fronte dell’agrivoltaico: a partire dal 1° aprile 2025 sarà possibile presentare nuove domande per accedere agli incentivi PNRR per la misura “Sviluppo Agrivoltaico”.

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