Oil Meridian, ambasciatori dell’olio extravergine d’oliva

L’olio extravergine d’oliva è un’eccellenza, eppure in Italia c’è scarsa cultura e conoscenza dell’olio evo, che fatica a sbarcare sui mercati esteri. La comunicazione ha un’importanza fondamentale: Oil Meridian ha varato un progetto per promuovere l’olio evo e tutto il potenziale che può ruotargli intorno

Oil Meridian

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Oil Meridian è un progetto che si concentra sull’olio evo, autentica eccellenza italiana: un patrimonio di 500 cultivar e il 57% delle aziende che rientra in una delle 43 Dop riconosciute in Italia.

La buona comunicazione è fondamentale

Storia, cultura, tradizione, diversificazione territoriale e climatica. L’olio evo è un mix unico di valori nutritivi che parlano di salute e benessere (l’olio extravergine d’oliva è uno dei pilastri della Dieta Mediterranea) che possono essere letti anche in chiave di sviluppo multifunzionale del territorio.

Oggi la comunicazione è l’anima di qualunque iniziativa, Oil Meridian ritiene che ci sia molto da fare. Promuovere l’olio evo e tutto il potenziale che può ruotargli intorno richiede organizzazione di eventi, formazione delle persone, apertura internazionale delle aziende.

Proprio perché l’olio extravergine d’oliva è prezioso, il mercato pullula di prodotti contraffatti, come ricordano spesso le associazioni di categoria. Sul fronte del prezzo, ad esempio, il settore olivicolo fatica ancora a far riconoscere il valore del prodotto: fondamentale quindi una comunicazione corretta rivolta ai consumatori.

L’indagine di Oil Meridian sui produttori di olio evo

Oil Meridian ha condotto un’indagine sulle aziende produttrici di olio evo. La maggioranza è composta da piccoli produttori di qualità fortemente radicati sul territorio: il 53,3% dei produttori possiede meno di 3mila olivi, il 30,6% ne ha meno di 10mila e solo il 7% supera le 30mila piante.

Poco più della metà dei produttori (52%) non possiede un frantoio proprio.

Importante sottolineare che il 70% dei produttori utilizza esclusivamente olive proprie, il 30% utilizza quelle di altre aziende (c’è anche chi non ha nemmeno un olivo proprio ma sceglie di fare un prodotto blended con olive acquistate da produttori diversi).

Anche la quantità rispecchia la dimensione delle aziende: il 46% produce meno di 50 quintali all’anno, il 19,4% si attesta tra i 50 e i 100. Solo il 12% supera i 500 quintali.

Le aziende piccole cercano un reddito extra diversificando l’offerta e vendendo anche altri prodotti. Se qualcuno lamenta i prezzi troppo bassi della grande distribuzione, il problema principale nella vendita dei prodotti, tuttavia, sono la scarsa cultura e conoscenza dell’olio evo e le difficoltà legate alla commercializzazione dei prodotti.

Scarsa vendita sui mercati esteri

La vendita diretta è il canale più utilizzato (80%), sia nei punti vendita aziendali (84%), sia con la vendita online (45,6%), a dimostrazione che la vendita è ancora molto legata al territorio di appartenenza.

La vendita sui mercati esteri è occasionale per il 51% delle aziende, solo il 39% ha strutturato un canale per l’export. Tuttavia, l’87% degli intervistati ritiene che ci siano mercati che possono offrire potenzialità interessanti, come Stati Uniti, Germania e Giappone.

Punti di forza dell’evo italiano? Qualità in testa, seguita da riconoscibilità del Made in Italy, biodiversità, identità territoriale, proprietà salutari e nutrizionali.  La qualità è ritenuta anche il principale punto di forza delle aziende, seguita da storia e immagine aziendale: elementi che legano alla tradizione più che ai valori ricercati dalle nuove generazioni.

Sul rinnovo generazionale si apre un fronte complicato, perché in più di un terzo delle aziende non ci sono giovani che potranno subentrare nella gestione.

Il biologico va forte

Buone notizie per l’ambiente. L’indagine di Oil Meridian descrive un panorama green: il 63% delle aziende è certificato biologico e il 20% ha adottato comunque pratiche di agricoltura sostenibile.

Il 72% delle aziende svolge attività oleoturistica, sebbene solo il 36% abbia spazi dedicati a questa attività. L’83% ha un assaggiatore professionale di olio in azienda, una garanzia di serietà.

Oil Meridian è un progetto che mette al centro le aziende. La comunicazione è il tallone d’Achille dell’olio evo: maggiori saranno le informazioni, maggiore sarà l’interesse verso il prodotto. Oil Meridian punta su una comunicazione differenziata, consapevole che con quella generalista si fatica a difendere il posizionamento di un prodotto.

La differenziazione crea valore, e l’olio extravergine italiano ha tutte le premesse per fare un grande scatto in avanti.

Articolo precedenteGrosseto presenta la candidatura a Capitale della Cultura 2024
Articolo successivoMuseum of the future Dubai, creatività ed efficienza allo stato puro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!