Vivismart: il percorso ludico-educativo contro l’obesità infantile

Vivismart – Nutrirsi, Muoversi, Vivere meglio è un percorso ludico-educativo per i bambini delle scuole elementari voluto da Barilla, Coop Italia e Danone. Insieme si sono alleati con l’obiettivo di combattere l’obesità infantile, che purtroppo in Italia è molto diffusa, coinvolgendo le scuole e le famiglie

Vivismart
via depositphotos.com

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Superare le logiche di competizione aziendale e mettere insieme le risorse umane e finanziarie per fare rete in un grande progetto di impatto sociale. Questo è Vivismart – Nutrirsi, Muoversi, Vivere meglio, un percorso di edutainment per i bambini delle scuole elementari per combattere l’obesità infantile voluto da Barilla, Coop Italia e Danone che hanno costituito aBCD (alleanza Barilla, Coop, Danone).

L’obesità infantile è un problema serio

L’obesità infantile in Italia è molto diffusa: il 20,4% dei bambini sono in sovrappeso, il 9,4% sono obesi e di questi il 2,4% sono gravemente obesi. Valori che mettono l’Italia ai primi, tutt’altro che invidiabili, posti in Europa.

Il bambino è il primo protagonista del progetto Vivismart. Il percorso ludico-educativo messo a disposizione di famiglie e scuole primarie vuole sensibilizzare bambini, famiglie e docenti sulla corretta alimentazione e sugli stili di vita sani – all’alimentazione sana si deve abbinare una regolare attività sportiva – attraverso un approccio esperienziale e interattivo reso possibile dalle risorse digitali.

Le sette tappe tematiche di Vivismart

Vivismart è costituito da 7 tappe tematiche tra loro interconnesse basate sui principi della dieta mediterranea e sulla piramide alimentare secondo le regole approvate dalla Società Italiana di Pediatria.

Le 7 tappe tematiche sono: il viaggio del cibo nel corpo, l’acqua, frutta e verdura, piramide alimentare, dalla piramide al piatto, in movimento, la spesa consapevole.

Ogni classe ha partecipato a incontri-laboratorio con gli animatori e ha ricevuto un kit con materiali e strumenti a supporto delle attività. Nella tappa finale i bambini sono andati a fare la spesa in un punto vendita della loro città, motivando le scelte e mostrando alle famiglie quello che avevano imparato in classe.

Nei punti vendita Coop, Vivismart ha disposto postazioni informative e animatori per dare consigli su una sana alimentazione. Con l’app Vivismart si possono approfondire vari argomenti pertinenti all’alimentazione, trovare i suggerimenti dei nutrizionisti, geolocalizzare i punti vendita.

Vivismart ha coinvolto anche venticinque medici della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) e le famiglie con bambini in sovrappeso tra 6 e 10 anni in incontri e verifiche periodici.

Un progetto innovativo e coinvolgente

Quando il progetto è iniziato, pandemia e lockdown non erano nemmeno immaginabili; il fatto che fosse digitale si è rivelato una risorsa inaspettatamente preziosa, in quanto utilizzabile sia in aula che da casa.

La fase pilota del progetto è stata condotta dal 2017 al 2019 in quattro città campione – Milano, Parma, Genova e Bari – coinvolgendo 2,5 milioni di cittadini, 17 punti vendita Coop, 106 classi di 16 scuole (ovvero 2.275 bambini e famiglie), 120 insegnanti, 25 medici della SIMG. Sono state svolte dai bambini 29.575 ore di attività.

Nel 2021, in occasione del World Obesity Day, è stata presentata una nuova versione digitale, ancora più innovativa e coinvolgente con il kit Vivismart che contiene: una guida per docenti e una per le famiglie; il video di formazione per i docenti; 7 schede tematiche con test finale e podcast abbinato; 7 infografiche; 7 video-laboratori; 7 giochi tematici interattivi; un gioco di ruolo sulla spesa smart, da utilizzare in classe e a casa.  

Imparare facendo, formula vincente

La formula vincente è quella di imparare facendo, condividendo l’esperienza con i compagni di classe e con la famiglia. Da dove partire? Ovviamente dai comportamenti alimentari quotidiani che sono alla base del benessere e della prevenzione dell’obesità, modelli che vanno appresi e coltivati da piccoli.

I risultati della sperimentazione – misurati con un questionario distribuito a bambini, genitori e insegnanti dalle Università LUMSA, Napoli Parthenope e Roma Tre – sono stati decisamente positivi: l’11% dei bambini beve più acqua, il 6% consuma più frutta e il 13% più verdura, il 55% delle famiglie ha cambiato abitudini alimentari, è aumentato il numero dei bambini che fanno sport.

Il 51% dei bambini (si era partiti dal 39%) ha compreso l’importanza della prima colazione e degli altri quattro pasti da consumare nell’arco della giornata.

I piccoli hanno compreso anche il valore di certi alimenti sostituendoli ad altri. La frutta viene sempre più spesso preferita ai prodotti dolciari confezionati (i bambini che mangiano dolci più volte al giorno sono diminuiti del 6%) o ai salumi o a bibite zuccherate (sostituite dalle spremute, con un decremento del 2% sul consumo di bibite gassate e zuccherate).

Uno stile di vita sano è fatto di dieta e movimento

Uno stile di vita più sano si accompagna al movimento: nelle classi che hanno aderito a ViviSmart sono aumentati i bambini che passano meno di tre ore al giorno con PC o tablet o che non li usano affatto per dedicarsi invece ad attività sportive.

Dalle azioni positive generate da ViviSmart emerge un +15% di bambini consapevoli degli alimenti che è corretto assumere e un +10% di quelli che sanno quali alimenti è meglio non mangiare o consumare con moderazione (ovvero quelli con molto zucchero e/o sale): i dati registrano complessivamente che sempre meno persone ritengono salutare mangiare snack e patatine.

In sostanza il messaggio di Vivismart è che non ci sono cibi da escludere, bisogna però scegliere la giusta composizione e le qualità ottimali da inserire nella dieta quotidiana e settimanale.

I bambini cambiano le abitudini familiari

Gli insegnanti hanno testimoniato il mutare delle abitudini alimentari dei bambini, che si confermano motori di cambiamento, sollecitati dalle informazioni acquisite in modo giocoso e interattivo. Infatti il 50% delle famiglie hanno dichiarato di essere state influenzate dai figli nel variare abitudini alimentari nonché stili e modalità di consumo e di preparazione.

I genitori hanno anche affermato che, facendo insieme la spesa, i figli hanno chiesto di comprare cibi diversi sollecitando la famiglia a una maggiore consapevolezza nelle scelte alimentari e a casa vogliono essere coinvolti nella preparazione dei pasti.

Se guardiamo al valore complessivo di Vivismart, si ravvisa una coerenza anche con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, l’educazione alla salute, la lotta allo spreco alimentare.

I docenti lavorano in modo collegiale in un programma interdisciplinare che attiva il metodo scientifico mettendo alla prova bambini che imparano facendo. Inoltre con Vivismart si impara a scegliere in prima persona.

Ultimo, ma certo non per importanza, l’approccio interattivo facilita l’apprendimento delle competenze digitali.

Condivisione di valori e base scientifica

Vivismart porta con sé anche una riflessione di scenario. Il progetto è stato reso possibile da una condivisione di valori.

L’inedita alleanza aBCD è in linea con le nuove tendenze di responsabilità sociale delle aziende. In questo caso si tratta di una responsabilità condivisa su obiettivi comuni di tipo sociale e ambientale che sicuramente hanno anche un valore in termini di business, ma che sono di enorme importanza per il futuro del Paese perché vanno incidere sulle scelte dei cittadini recando un vantaggio non solo a loro ma all’intera comunità.

Il fatto che Vivismart abbia una solida base scientifica è un altro elemento a favore: per essere credibile ed efficace, un progetto deve avere obiettivi misurati e risultati dimostrabili.

A questa inedita “triplice alleanza” prendono parte anche le rispettive fondazioni aziendali: Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, Associazione Nazionale Cooperative Consumatori-Coop e Fondazione Istituto Danone.

I risultati di Vivismart sono stati pubblicati su riviste scientifiche internazionali a conferma che la strada aperta da aBCD è quella giusta. Ora sta alle istituzioni creare le condizioni per far arrivare stabilmente in tutte le scuole italiane questo importante strumento di educazione alimentare.

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