Climate change: il caldo record di aprile sconvolge il Pianeta

Dalle tempeste indiane alle inondazioni nel Corno d’Africa: gli eventi meteorologici estremi stanno accelerando mentre i livelli di CO2 registrano l’ennesimo picco

caldo record pakistan

 

 

Il caldo record che ha investito il Pianeta ad aprile è culminato nei 50,2° C del Pakistan

(Rinnovabili.it) – Aprile 2018 ha dato agli italiani il primo assaggio d’estate. L’ondata di caldo record, che ha investito il Bel Paese, ha fatto schizzare in alto i termometri della maggior parte delle città, con picchi inusuali in Liguria, Veneto, Friuli e Toscana. Ma quello che si è registrato in Italia è solo una piccola parte di un trend globale che porta con sé eventi meteorologici sempre più estremi e sempre più frequenti.

Basta dare una rapida occhiata al resto del mondo. In questi giorni, in India, oltre un centinaio di persone sono morte e 200 sono rimaste ferite a causa di una violenta tempesta di sabbia e fulmini che ha investito gli Stati del Rajasthan e dell’Uttar Pradesh. Dopo un lungo periodo di siccità, il Corno d’Africa ha dovuto fare i conti con improvvise alluvioni e inondazioni che hanno decimato il bestiame e le fonti di sostentamento, costringendo migliaia di persone ad abbandonare le proprie case.

 

E in Pakistan le alte temperature hanno fatto ribollire il territorio per tutto il mese, fino all’apice toccato il 30 aprile, quando la stazione meteorologica della città di Nawabshah, nel sud del Paese, ha segnalato il rggiungimento di 50,2° C. “Si tratta di aprile, non giugno o luglio”, spiega Clare Nullis dell’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO). “Normalmente non assistiamo a temperature superiori ai 50 gradi”, in questo periodo dell’anno. L’eccezionale ondata di calore è iniziata alla fine di marzo colpendo una parte relativamente piccola del paese per poi estendersi su tutta la provincia del Sindh e raggiungere il picco tra il 29 e il 30 aprile.

 

 

Il caldo record pakistano costituisce il valore più alto mai registrato per le temperature mondiali nel mese in questione. Un risultato che non verrà ufficializzato dalla WMO (l’organizzazione non tiene conto dei picchi mensili), ma che secondo gli esperti è destinato a fare storia.

Tutto ciò accadeva mentre l’anidride carbonica segnava il suo personale primato. All’inizio della scorsa settimana infatti, la curva Keeling, che classifica la misurazione giornaliera dei livelli di CO2 atmosferica rilevati all’Osservatorio Mauna Loa alle Hawaii, ha segnalato una media di 410,31 parti per milione (ppm) per aprile. Si tratta della prima volta nella storia in cui il valore mensile supera i 410 ppm.

 

>>Leggi anche Climate change: La CO2 supera la nuova soglia record di 410 ppm<<

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