Emissioni di gas serra e rischi climatici simultanei: si salvi chi può

Lo studio condotto dai ricercatori della Università delle Hawaii spiega come l’aumento delle emissioni di gas serra provocherà il verificarsi simultaneo di molteplici rischi climatici, in particolare nelle zone costiere tropicali

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Nel 2100 impossibile gestire la violenza degli eventi estremi simultanei provocati dalle emissioni di gas serra

 

(Rinnovabili.it) – Entro il 2100 le emissioni di gas serra scateneranno il verificarsi simultaneo di molteplici rischi climatici che non saremo in grado di gestire. Lo studio pubblicato su Nature Climate Change è forse ad oggi una delle valutazioni più esaurienti su come l’umanità sarà influenzata da eventi climatici estremi concomitanti, la cui forte violenza sarà dovuta proprio all’aumento delle emissioni di gas serra.  Fino ad ora, a parte poche eccezioni, i rischi climatici dovuti alle emissioni di gas serra sono stati studiati individualmente, col risultato di disporre di valutazioni incomplete sulle conseguenze dei cambiamenti climatici sull’umanità. I ricercatori della Università delle Hawaii a Manoa, invece, hanno analizzato migliaia di articoli scientifici, scoprendo l’esistenza di centinaia di modi in cui salute umana, cibo, acqua, economia, infrastrutture e sicurezza sono stati influenzati dalla concomitanza di più effetti dei cambiamenti climatici, tra cui: riscaldamento, siccità, ondate di calore, incendi, precipitazioni, inondazioni, tempeste , innalzamento del livello del mare e cambiamenti nella copertura del suolo e nella chimica dell’oceano.

 

Secondo lo studio, tali rischi climatici hanno già avuto i loro impatti (sulla salute umana, sull’approvvigionamento di cibo, sulla quantità e qualità dell’acqua dolce, le infrastrutture e la produttività del lavoro) e innescato molteplici casi di migrazioni e violenze (oltre 3.000 gli esempi documentati). I ricercatori sono convinti che l’aumento delle emissioni di gas serra intensificherà il verificarsi di eventi estremi simultanei anche in presenza di forti scenari di mitigazione, una situazione che graverà sia sui paesi ricchi che su quelli poveri, in particolare nelle zone costiere tropicali. “Prevediamo che entro il 2100 il numero di pericoli che si verificheranno contemporaneamente aumenterà – ha detto l’autore principale della ricerca, Camilo Morauna situazione cui sarà difficile far fronte”.

 

Il pericolo che l’umanità sta affrontando, dunque, secondo gli scienziati rende necessaria un’azione immediata, non solo per la sopravvivenza dell’umanità, ma anche perché i costi dell’inazione supererebbero di gran lunga quelli dell’azione per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

 

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