Il capoluogo lombardo si candida a divenire prima città italiana diesel free
(Rinnovabili.it)- Milano dice addio al diesel. Il Consiglio comunale ha infatti approvato il 26 marzo l’ordine del giorno che punta ad una città diesel free, anticipando lo stop dei veicoli a gasolio al 2025. I veicoli diesel di qualsiasi categoria saranno abbandonati gradualmente già a partire dal 2019. Nella zona centrale di Area C si arriverà invece a una circolazione di veicoli solo elettrici entro il 2030.
Il documento è stato presentato da Noi per Milano, ha visto come prima firma Elisabetta Strada, Pd e Sinistra per Milano, i partiti che compongono la maggioranza di Palazzo Marino ed è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza e del Movimento 5 Stelle. La palla passa ora alla giunta del sindaco Beppe Sala e all’assessore Marco Granelli che dovranno trasformare l’ordine del giorno in delibere. «Come Gruppo in Consiglio comunale Noi Milano Beppe Sala – spiegano i proponenti dell’odg – chiediamo al sindaco e all’amministrazione di essere più coraggiosi, e siamo felici loro abbiano accettato di esserlo, dando parere positivo al nostro Ordine del giorno. Non vogliamo aspettare il 2030 per avere la nostra città pulita e libera dai fattori maggiormente inquinanti e soprattutto maggiormente responsabili dei danni della salute dei cittadini. Ma vogliamo anticipare tutti gli interventi. Sappiamo che abbassando di una percentuale il livello di inquinamento si allunga la vita di 2/3 anni. Non possiamo più attendere. I cittadini di Milano devono sapere che al momento del cambio della propria automobile non devono più prendere in considerazione l’acquisto di un diesel. La forte azione suggerita è Milano 2025, libera dal gasolio e dal diesel».
I divieti saranno applicati in modo graduale: il blocco dei diesel Euro 4 senza fap viene anticipato di un anno, entrando in vigore dal primo ottobre del 2019 e non più nel 2020. Nel semestre invernale il blocco riguarderà i veicoli dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 Dal primo ottobre 2021 lo stop sarà più più rigido e riguarderà tutto l’anno tranne le domeniche, «Significa – spiega il capogruppo Pd, Filippo Barberis – togliere dalle strade 200 mila veicoli responsabili del 64% delle emissioni allo scarico di Pm10 e del 21% dell’ossido di azoto». Dal primo ottobre 2024 è previsto il blocco leggero dei diesel Euro 5, mentre quello più pesante è previsto per ottobre 2026. Anche i diesel Euro 6 partiranno con un divieto leggero a partire dal 2025 che diventerà definitivo dal 2027. Come altro incentivo verso una città carbon free c’è l’abbandono di impianti di riscaldamento a gasolio da ottobre 2023.
Chiediamo a “Noi per Milano” di mettere a budget il costo della sostituzione di 200 mila veicoli in modo da garantire a tutti la mobilità. A chi non per diletto ma per necessità si trova ad avere un’auto con qualche anno.
Facile scrivere:
I cittadini di Milano devono sapere che al momento del cambio della propria automobile non devono più prendere in considerazione l’acquisto di un diesel.
Ma se le case automobilistiche producono il veicolo che mi interessa solo diesel come si fa?
Non potendo piu’ circolare in certi orari, per necessita’ di recupero dei figli, a dicembre ho deciso di cambiare il mio Fiat Scudo 8 posti di soli 10 anni ma euro3 senza FAP e ho dovuto purtroppo acquistare un altro diesel ma Euro6 con urea perche’ nessuna casa automobilistica produce un veicolo 8 posti alimentato a benzina.
Avevo prima chiesto preventivi per la conversione del diesel:
Metano/GPL mi sarebbe costato circa 4mila Euro mentre elettrico poco piu’ di 21mila
Credo che sia la massima responsabilità di chi governa (una città, una nazione) dire in anticipo ciò che succederà. Avvisare chi si compra un diesel oggi che non potrà più circolare entro una certa data (ad es 2025), non sarà molto popolare, ma è della massima onestà. Il contrario di quel che sta facendo la Commissione Europea: ti dice che le auto nel 2025 dovranno emettere meno di 95 grammo di CO2 a Km che con le prove più veritiere che entreranno in vigore, vuol dire nessun diesel (a meno di trucchi). Ma non lo dice chiaramente e quindi te lo lascia comprare… ma ti impedirà di circolare in mezza Europa.
Le solite mezze misure italiche prive di senso ,fatte per voti, facili da attuare, tanto paga pantalone.
possiedo una Jeep Grand Cheokee del 2006 quini Euro 4 senza FAP, ho tre figli e per spostarmi con loro mi trovo costretto a cambiare autoveicolo (l’avrei tenuto ancora per diversi anni) perché trasformarlo in dual fuel gpl pare che non sia riconosciuto dal MIT (così mi ha risposto una officina specializzata in impianti gpl e metano)
Per l’acquisto di un autoveicolo equivalente anche usato devo sborsare almeno 30.000 euro (che non ho) e vendere la mia jeep, cosa non facile date le nuove regole.
La libertà di movimento pare stia diventando privilegio delle classi più abbienti, grazie sindaco Sala, giunta di centro sinistra e pentastellati.
Sono dei banditi fascisti, e noi popolo pecore a rispettare dettati illegali e illegittimi.
Soprattutto dopo pandemia anzi ancora durante, gente come me che ha perso il lavoro e sta tentando di mettersi in proprio e l’auto con ancora pochi km mi serve per risollevarmi, non ho soldi per una nuova o per noleggi e noleggini vari, mo la bloccano nel 2022, quando era previsto nel 2024, Sala impiccati!