Il dieselgate colpisce ancora: verso una nuova condanna per Volkswagen

La Corte di giustizia europea va verso una nuova sentenza sfavorevole al colosso di Wolfsburg: è un dispositivo fraudolento il software che fa emettere più NOx a certe condizioni di temperatura e altitudine

Dieselgate: nuovi guai all’orizzonte per Volkswagen
Foto di renehesse da Pixabay

A 6 anni dallo scoppio dello scandalo dieselgate

(Rinnovabili.it) – Un altro “defeat device” di Volkswagen finisce all’indice. Si fa più vicina la condanna per il colosso automobilistico di Wolfsburg da parte della Corte di giustizia europea. In uno dei tanti rivoli del dieselgate, un giudice del massimo tribunale UE ha dichiarato illegale un software che altera la quantità di inquinanti emessi dai veicoli in particolari condizioni di temperatura e altitudine.

Il dispositivo può essere usato per barare durante i test per le emissioni che ogni tipologia di veicolo deve passare per ricevere luce verde dall’UE. In un parere legale, l’avvocato generale Athanasios Rantos della Corte di giustizia europea scrive che “il software in questione riduce l’efficacia del sistema di controllo delle emissioni nel normale funzionamento e utilizzo del veicolo”, e quindi “costituisce un dispositivo fraudolento”. Adesso il tribunale deve formulare il giudizio finale, che prenderà le mosse dall’opinione di Rantos.

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La casa automobilistica tedesca ha barato perché il software, come già acclarato in altri risvolti del dieselgate, lo scandalo sulle emissioni truccate che ha travolto VW e la maggior parte dei marchi europei in questi anni, riduce il processo di purificazione dei gas emessi dal veicolo, soprattutto gli ossidi di azoto (NOx). Questo non avviene sempre ma solo quando la vettura si trova in condizioni particolari: se la temperatura è minore di 15 gradi o supera i 33, e se l’altezza sul livello del mare è superiore a 1000 metri.

Un comportamento che secondo VW serve per proteggere il motore e allungarne la durata di vita. Ma il giudice ha constatato che il software permette più emissioni di NOx in condizioni che sono molto comuni in Europa. A maggior ragione nella montuosa e fredda Austria, da dove è partita la denuncia.

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A questa identica conclusione il tribunale di Strasburgo era arrivato lo scorso dicembre, nella sentenza finale del dieselgate che aveva condannato Volkswagen. La Corte aveva riconosciuto nella sentenza l’illegalità di installare sui veicoli dei dispositivi che falsano sistematicamente i livelli di emissioni durante i test per l’omologazione. Test indipendenti svolti dalla ong Transport&Environment avevano allargato lo scandalo dei dispositivi fraudolenti a pressoché tutte le case automobilistiche europee: molte delle quali inquinavano anche 5 volte più di Volkswagen.

lm

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