Tragica ondata di caldo in India: oltre 500 morti

In India il termometro fa tilt: l’ondata di caldo secco proveniente dal Pakistan sta provocando vittime nel nord e nel sud-est del Paese

Tragica ondata di caldo in India: oltre 500 morti

 

(Rinnovabili.it) – E’ salito a 500 decessi il drammatico bilancio dell’ondata di caldo secco che ha investito in questi giorni l’India. Nel nord e nel sud-est del Paese le temperature estreme non danno tregue ormai da settimane e a farne le spese è ancora una volta la fascia più debole della popolazione. La maggior parte dei decessi è avvenuta negli stati meridionali di Telangana e Andhra Pradesh, dove più di 140 persone sono morte lo scorso sabato a causa di temperature che in alcuni casi hanno superato addirittura i 47 gradi centigradi.

Con il termometro rigorosamente sopra i 45°C la situazione è apparsa da subito preoccupante spingendo le autorità a chiedere alla popolazione di rimanere in casa. “Duecento persone sono morte nel sud dello Stato di Andhra Pradesh, altre 200 nel vicino Telangana. Le vittime sono in gran parte persone senza casa e sono decedute per colpi di calore”, ha spiegato una fonte ufficiale. Vittime anche manovali e lavoratori stagionali, colpiti da disidratazione e collassi da calore. E il bilancio,spiegano gli esperti, potrebbe salire dal momento che le previsioni metereologiche non danno, per ora, alcun accenno a tregue o piogge. “Nella capitale indiana in particolare, non è previsto nessun cambiamento nei prossimi quattro giorni. L’ondata di calore continuerà. La temperatura in Pakistan è di 50 gradi centigradi ed è da lì che è arrivata l’onda di caldo“, ha spiegato il direttore del Meteorological Office indiano BK Yadav.

 

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Cosa c’è dietro queste temperature estreme? La risposta arriva da un recente studio dell’Istituto tedesco di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico.

Il termine ondata di calore lo si usa quando la temperatura supera di cinque gradi o più gradi la temperatura media registrata in quel particolare giorno negli ultimi tre decenni. Hyderabad, nel sud dell’India, è per così dire “abituata” a  sperimentare un massimo di cinque giorni d’onda di calore l’anno. Ma questo dato potrebbe velocemente salire a quota 40 giorni l’anno: la colpa secondo gli esperti è di El Nino, che porta ad un riscaldamento della superficie del mare nel Pacifico, innescando un clima torrido in tutta l’Asia.

Tuttavia, anche senza l’effetto di El Nino, il global warming negli ultimi decenni ha danneggiato particolarmente l’area.

“A causa degli 0,8 gradi di riscaldamento nel corso degli ultimi cento anni, ci si deve aspettare un maggior numero di ondate di calore anche senza un El Nino”. Quest’ultimo però “aumenterà la temperatura atmosferica e quindi aggiungerà i problemi creati dal riscaldamento globale”, afferma J Srinivasan, direttore del Divecha Centre for Climate Change all’Indian Institute of Science.

 

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