Mare Pulito, la Guardia Costiera recupera 8,5 tonnellate di rifiuti

Con la campagna “Mare Pulito” la Guardia Costiera ha raccolto in mare 8,5 tonnellate di rifiuti. La salute del mare è legata ai comportamenti umani: il suo futuro dipende da noi

mare pulito
Credits: Guardia Costiera

I risultati della Campagna Mare Pulito

(Rinnovabili.it) – 8,5 tonnellate di rifiuti raccolti nei porti, porticcioli, darsene e aree di pregio ambientale lungo le coste di tutta la Penisola. È il bilancio della Campagna “Mare Pulito” compiuta dalla Guardia Costiera. Questa giornata di pulizia dei fondali è stata organizzata dal progetto europeo Clean Sea Life e dal Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di intervenire in difesa degli ecosistemi marini e costieri minati dall’inquinamento che mette anche a rischio la biodiversità. La campagna “Mare Pulito” intende mettere in evidenza anche quanto sia determinante il ruolo delle azioni umane per preservare la salute dell’ecosistema marino.

Leggi anche AdriCleanFish, monitorato l’impatto dei rifiuti in mare

Lo scorso anno il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera ha portato a termine un’analoga operazione di bonifica, al termine della quale i reparti subacquei hanno recuperato circa 12 milioni di tonnellate di rifiuti lungo le coste italiane: copertoni di ruote, attrezzi da pesca, sacchetti e bottiglie di plastica e vetro, guanti e stoviglie monouso, mascherine, ma anche tubi, latte, fusti metallici, sedie, pattini, fuochi d’artificio e perfino motorini. A questo triste bottino si devono aggiungere le cosiddette reti fantasma, ovvero le reti che sono abbandonate sui fondali marini che costituiscono un doppio pericolo: per il materiale plastico con cui sono fatte e perché vi restano intrappolate numerose specie marine, tra cui anche quelle protette.

Dal mare il 50% dell’ossigeno che respiriamo

«Il mare è un bene prezioso a cui tutti dobbiamo prestare la massima attenzione a proteggere i fondali che negli anni sono stati letteralmente assaliti dall’uomo con i suoi rifiuti. L’iniziativa “Mare Pulito” oltre a bonificare i fondali serve a sensibilizzare tutti, abbiamo lavorato molto con i giovani. Sono loro che dopo di noi avranno la responsabilità di conservarlo nel modo migliore possibile» ha dichiarato l’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante generale della Guardia Costiera.

Leggi anche Rifiuti in mare: per risolvere il problema bisogna guardare ai fiumi

Alberto Luca Recchi, esploratore del mare, spiega che «il mare è un sistema complesso, ci ha dato la vita e ce la custodisce perché è il polmone del Pianeta, da qui viene il 50% dell’ossigeno che respiriamo e un terzo di anidride carbonica è assorbito dal mare. È anche il nostro termosifone perché regola il clima, non è solo una fonte di proteine e di biodiversità. Non basta l’enorme lavoro della Guardia Costiera, il futuro del mare dipende da tutti noi».

Articolo precedenteAuto elettriche 2021, abbiamo raggiunto una nuova pietra miliare
Articolo successivoCombattere i cambiamenti climatici attraverso il ripristino delle foreste italiane

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!