Sblocca Italia, 4 regioni chiedono stralcio norma su inceneritori

Terzi: “siamo disposti a esportare le buone pratiche dei nostri territori, però non chiedeteci di farlo se poi questo vuol dire accollarci la gestione degli altri”

Sblocca Italia, 4 regioni chiedono stralcio norma su inceneritori(Rinnovabili.it) – Condivise le intenzioni ma non le misure predisposte per raggiungere gli obiettivi. Questo la visione unitaria di quattro regioni italiane su uno dei capitoli più contestati dello Sblocca Italia. Parliamo dell’articolo 35 del provvedimento, vale a dire quello riguardante la possibilità di trasferire i rifiuti solidi urbani da una regione all’altra a inceneritori – termovalorizzatori “autorizzati a saturazione del carico termico”.

Una misura a cui Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna si oppongono oggi con un no “pieno ed assoluto”.

A sottolineare ancora una volta questa contrarietà è Claudia Terzi, assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, audita oggi a nome della Conferenza delle Regioni in commissione Ambiente della Camera. La Terzi ha definito il passaggio sugli inceneritori “disomogeneo” spiegando come le amministrazioni pongano all’articolo un “no indiscutibile”; così indiscutibile che “tutte – Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e mi pare si sia aggiunto anche il Veneto – ne abbiamo chiesto lo stralcio”.

 

La posizione di questi territorio in merito, continua l’assessore lombardo, “è condivisa da tutte le regioni del Nord, visto che c’è una vanificazione di tutti gli sforzi posti in essere negli ultimi anni sulle politiche di gestione e smaltimento dei rifiuti”. “Noi siamo  disposti – ha incalzato Terzi – a esportare le buone pratiche dei nostri territori, a dare una mano allo Stato e alle altre Regioni per fare in modo che recuperino il tempo perso, però non chiedeteci di farlo se poi questo vuol dire accollarci la gestione degli altri”. E intanto anche la rete si è mobilitata e da diversi promotori è già stata avviata la petizione on line “Sblocca inceneritori, no grazie!”: in meno di due giorni ha già raccolto oltre trecento sottoscrizioni.

Articolo precedenteUna clessidra solare ad energia pulita per vivere meglio
Articolo successivoImpronta ecologica, l’umanità vive oltre i livelli di “un pianeta”

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Leave the field below empty!