Il 2030 è il punto di non ritorno

L’esperienza di un Ambasciatore ANTER nel progetto “il sole in classe”, con l’imperativo di invertire la rotta, pretendere e credere in un mondo migliore

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Immaginate per un momento di stringere tra le braccia la persona più importante della vostra vita, ed ora provate ad immaginare che qualcosa, o meglio qualcuno, possa mettere in serio pericolo e in modo irreversibile la sua vita: cosa state provando?

Quando ho stretto fra le braccia mia figlia Ginevra di tre anni per aiutarla a pronunciare correttamente la frase “Mi chiamo Ginevra e nel 2030 avrò solo 16 anni” ho provato sentimenti contrastanti di emozione e paura e mi sono sentito fortemente responsabile del suo futuro. Come padre non posso e non voglio accettare la possibilità che mia figlia possa trovarsi, nel momento più bello della sua vita, costretta ad usare una mascherina per respirare!

 

Punto di non ritorno

Il 2030 non rappresenta una possibilità di pericolo ma la certezza di un punto irreversibile e di non ritorno per il nostro pianeta, come già molti scienziati hanno asserito. Per questo ho deciso di “dare” ad ANTER tutto ciò che posso, affinché il 2030 sia per Ginevra semplicemente l’anno del suo sedicesimo compleanno.

Ho intrapreso questo cammino da oltre sei anni, inizialmente proponendo qualche tessera per il supporto dell’associazione ad amici e parenti. Quando ho conosciuto ANTER mi è subito piaciuta l’idea di sostenere personalmente e insieme con le persone più vicine a me un’associazione che si interessa di tutelare e promuovere le energie del futuro: quelle rinnovabili, quelle che non inquinano e che ci permetteranno di vedere il sole durante il giorno e di ammirare le stelle nella notte perché, purtroppo, già da anni in molti Paesi del nostro  pianeta questo non è più possibile a causa dell’inquinamento e della coltre grigio sporco che ricopre il cielo.

Durante questi anni d’impegno personale in ANTER, le brutte notizie in termini d’inquinamento aumentavano costantemente e questo ci ha spinti a innalzare il nostro livello di attenzione; non era più sufficiente informare giornali e politici chiedendo la semplificazione delle leggi e della burocrazia per la gestione e il futuro delle energie rinnovabili. Fare qualcosa di più era necessario e proprio per questo abbiamo deciso di coinvolgere insegnanti e nuove generazioni con il progetto che oggi, tra tutti quelli di ANTER è diventato il più bello e importante: “il sole in classe”. Tale progetto ha ricevuto nell’anno della sua nascita il riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e oggi del Santo Padre Francesco, vicino come noi alla cura del creato e della casa comune.

 

L’esperienza de “il sole in classe”

qwe1Per prima cosa ho voluto visitare le scuole del mio paese ed ho capito quanto fosse importante la relazione con gli insegnanti e gli alunni e con l’ausilio del cartone animato promosso da ANTER, che racconta ai bambini come funzionano le energie rinnovabili, ho iniziato a parlare con loro. Dover parlare loro la mattina non mi faceva dormire la notte, guardarli negli occhi sapendoli in pericolo per il loro prossimo futuro, ascoltando le loro domande ingenue su cosa accadrà domani se continueremo a utilizzare energie inquinanti, non ho potuto fare a meno di diventare, prima un delegato per “il sole in classe”, poi un Ambasciatore per continuare a divulgare in modo sempre più energico e intenso il messaggio di ANTER. Questo mi ha permesso di accompagnare insieme con gli altri AMBASCIATORI tante persone a vivere la stessa emozione nelle scuole del proprio paese di fronte ai propri figli e ai propri nipoti.

Quest’anno a settembre ho ricevuto un altro grande regalo da parte di ANTER, Ginevra ha iniziato a frequentare la scuola materna e già dai primi giorni di scuola ho fatto conoscere alle sue insegnanti il progetto “il sole in classe” che ho avuto il piacere di esporre nel mese di novembre.

Non posso raccontarvi l’emozione di quel giorno nel relazionare “il sole in classe” a mia figlia Ginevra, perché non esistono parole che possano trasmettere ciò che ho provato, semplicemente mi sono sentito un papà migliore, un papà che ama sua figlia come qualsiasi altro genitore al mondo ma soprattutto un papà che non accetta e mai accetterà di dover dire un giorno guardando negli occhi sua figlia: mi dispiace, ma ormai è troppo tardi!

Ginevra oggi ha tre anni e come tanti bambini nel modo, nel 2030 ne avrà soltanto sedici. Sono sicuro che anche tu che stai leggendo, ti adopererai con ogni mezzo per fare qualcosa in più rispettando l’ambiente e promuovendo le energie pulite rispetto a quelle sporche, per salvare il nostro pianeta e le generazioni future. Se lo vorrai, insieme a tutti noi AMBASCIATORI di ANTER andremo insieme con te anche nel tuo paese, nella classe dei tuoi figli e dei tuoi nipoti a spiegare come poter invertire la rotta, per pretendere e credere in un mondo migliore, che sia all’altezza delle aspettative dei nostri figli.

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