Per proteggere ambiente e salute umana l'EEA ha pubblicato anche quest'anno il report sullo stato della qualità delle acque di balneazione ricordando alle autorità locali l'importanza del monitoraggio e della prevenzione
Nella nuova edizione annuale del Bathing Water report dell’EEA (European Environment Agency) viene evidenziato un buono stato di salute delle acque europee nel 2012 con circa il 94% delle 22mila spiagge, laghi e fiumi controllati hanno rispettato almeno gli standard minimi richiesti.
Ma come stanno andando le cose quest’anno? Siccome non sono cambiate le pressioni ambientali i risultati dei monitoraggi dovrebbero non aver subito grandi variazioni ma il clima caldo e la calma delle acque ha favorito la fioritura di alghe blu-verdi soprattutto nei laghi, senza lasciare indenni però neanche i mari e i fiumi.
Ma le alghe blu possono rilasciare tossine e risultare altamente inquinante causando la morte di allevamenti, animali selvatici e domestici mentre negli esseri umani può causare eruzioni cutanee e malattie in caso di ingestione. Per questo le autorità locali devono monitorare la qualità delle acque nelle quali la gente nuota e quindi dove il rischio di inquinamento potrebbe fare più danni. In caso di tossicità delle acque le autorità locali devono provvedere a chiudere l’area di balneazione secondo quanto indicato dalla direttiva sulle acque di balneazione dell’UE.