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La quota di emissioni di carbonio per contenere l’aumento di 1,5 gradi sta per finire

Le politiche climatiche e l'incisività dell'azione globale a favore del clima non bastano ad affrontare gli effetti crescenti del riscaldamento.

Emissioni di carbonio, la quota per 1,5 gradi sta per finire
Immagine creata con IA

di Erminia Voccia

La quota rimanente di emissioni di carbonio per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi entro il 2030 è 130 miliardi di tonnellate, in base all’ultimo aggiornamento sulle stime relative a gennaio 2025. Tale quota potrebbe esaurirsi in poco più di tre anni stando ai livelli attuali di emissioni di CO2. Lo rivela uno studio sul cambiamento climatico pubblicato sul giornale Earth System Science Data. Inoltre, la quota rimanente per contenere invece il riscaldamento globale entro 1,6 o 1,7 gradi potrebbe essere sforata in 9 anni da oggi.

Il professor Piers Forster, direttore del Priestley Center for Climate Futures dell’University of Leeds e principale autore della ricerca ha spiegato: “Gli indicatori sul cambiamento climatico mostrano che sia i livelli di riscaldamento sia i tassi di riscaldamento sono senza precedenti. I continui record di emissioni di gas serra implicano che sempre più di noi stanno facendo i conti con l’effetto pericoloso del cambiamento del clima. Le temperature sono salite di anno in anno dall’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico relativo al 2021. Tali aumenti sottolineano che le politiche climatiche e l’incisività dell’azione globale a favore del clima non bastano ad affrontare gli effetti crescenti del riscaldamento“.

L’effetto delle emissioni di carbonio delle attivittà umane

L’aumento stimato della temperatura superficiale media nel 2024 è stato 1,52 gradi, di cui 1,36 sono dovuti all’attività umana. Superare la soglia del grado e mezzo in un singolo anno non significa violare gli Accordi di Parigi perché in quel caso il superamento del limite viene calcolato su decine di anni. Significa tuttavia che l’andamento delle emissioni di carbonio non va bene se si vogliono rispettare quegli impegni.

Analizzando invece il cambiamento delle temperature sul lungo termine, la stima dell’aumento tra il 2015 e il 2024 indica che la temperatura globale media è più alta di 1,24 gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Di questi, 1,22 gradi dipendono dalle attività umane. Essenzialmente, dunque, quasi tutto il riscaldamento globale osservato negli ultimi dieci anni è dovuto all’uomo.

Le attività umane avrebbero causato l’equivalente di quasi 53 miliardi di tonnellate di CO2 rilasciate nell’atmosfera ogni anno negli ultimi dieci anni. Nel 2024 le emissioni del settore dell’aviazione, quello con la riduzione maggiore di emissioni durante la pandemia, sono tornate ai livelli pre-pandemici. Inoltre, tra il 2019 e il 2024 la superficie del mare è salita di quasi 26mm, più che raddoppiando il tasso di lungo termine di 1,8mm all’anno registrato dall’inizio del Ventesimo secolo.

QUI lo studio

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