Rinnovabili • Cina: bando totale al commercio di avorio entro fine 2017 Rinnovabili • Cina: bando totale al commercio di avorio entro fine 2017

Cina: bando totale al commercio di avorio entro fine 2017

Pechino vale il 70% del mercato mondiale di avorio: la chiusura dei traffici legali frenerà anche quelli illeciti e aiuterà a contrastare il bracconaggio di elefanti in Africa

Cina: bando totale al commercio di avorio entro fine 2017

 

(Rinnovabili.it) – La Cina ha annunciato un bando sul commercio di avorio e sulle attività di lavorazione entro la fine del 2017. Una decisione importante che chiuderà i battenti del più grande mercato al mondo, dove si stima finisca circa il 70% dell’avorio di tutto il pianeta. La mossa si inserisce sulla scia delle misura approvate alla fine dello scorso ottobre alla Convenzione sul traffico internazionale delle specie a rischio (Cites) che ha riunito a Johannesburg 182 nazioni e prodotto un accordo globale.

La scelta di Pechino è stata salutata come una svolta storica da parte di molti gruppi ambientalisti e conservazionisti perché costituisce un freno importante a quella parte di commercio di avorio del tutto illegale che prolifera grazie al bracconaggio e alla grande richiesta da parte dei mercati dell’Asia orientale. I traffici illeciti infatti viaggiano in parallelo a quelli legali: senza diminuire i secondi è pressoché impossibile eliminare i primi.

 

La lavorazione commerciale e la vendita di avorio dovranno cessare entro il 31 marzo prossimo, dopodiché tutte le aziende che dispongono dei permessi verranno progressivamente smantellate, arrivando quindi a uno stop effettivo entro dicembre. “Ora che tre tra i più grandi mercati d’avorio nel mondo – Cina, Hong Kong Sud Africa e Usa – stanno per chiudere, speriamo che anche gli altri Paesi possano seguire il loro esempio”, ha detto Lo Sze Ping, direttore di WWF Cina. Secondo Elly Pepper del Natural Resources Defense Council si tratta di “una svolta importante che potrebbe allontanare gli elefanti dall’orlo dell’estinzione”.

Un pericolo sempre più reale, come hanno dimostrato alcuni studi prodotti negli ultimi mesi. Il Great Elephant Census, il primo censimento a livello continentale in Africa, ha scattato una fotografia più che allarmante: in soli 7 anni gli elefanti sono crollati del 30%, pari a 150mila esemplari, soprattutto per colpa del bracconaggio e del traffico illegale di avorio. Sono ritmi impressionanti: in pratica, in media i bracconieri catturano un elefante ogni 15 minuti.