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Fracking: in Olanda Shell ed Exxon pagano per i terremoti

Hanno danneggiato 30 mila case, con una crescita enorme dal 2008. Ora le compagnie devono pagare per i terremoti da fracking, mentre il governo si scusa

Fracking in Olanda Shell ed Exxon pagano per i terremoti-

 

(Rinnovabili.it) – Se qualcuno fosse ancora scettico sul legame tra fracking e terremoti, stavolta dovrà ricredersi. Non che gli studi manchino, anzi (Rinnovabili.it ne ha dato notizia qui e qui). Però le scuse ufficiali del governo olandese «per i terremoti causati dal prelievo di gas naturale nella provincia di Groningen» hanno un impatto mediatico certamente più notevole. Soprattutto nel Vecchio continente, dove la voce delle devastazioni ambientali e sanitarie che hanno messo in ginocchio le comunità di diversi Stati americani è arrivata attutita.

 

La notizia più forte, tuttavia, è che Shell ed Exxon, i colossi responsabili dei terremoti da fracking in Olanda risarciranno i proprietari di 30 mila case con 1.2 miliardi di euro. In Olanda un legame fra l’estrazione di metano e i terremoti era già stato postulato dai geologi nel 1993, ma le scosse sono diventate più frequenti e intense dopo l’aumento della produzione nel 2008. Oggi, nella zona di Loppersum, in provincia di Groningen, si trivella il giacimento di metano più grande d’Europa. Questo ha provocato 196 terremoti nella regione in questi ultimi due anni, secondo il Ministero degli affari economici.

 

Fracking in Olanda Shell ed Exxon pagano per i terremoti_

 

La misura e la causale dell’indennizzo sono destinate a fare storia, dato che non hanno precedenti. Qualche episodio simile, occorso anche in Italia, ha portato i colpevoli a sborsare soltanto piccole somme di denaro. Il caso olandese, per la prima volta, potrebbe costituire un impatto di qualche entità sui bilanci aziendali dei giganti dell’energia, che comunque hanno guadagnato quasi 10 volte tanto dalle trivellazioni in quell’area. Senza contare che non dovranno nemmeno interrompere le operazioni, ma solo ridurle un di po’.

 

A causa del fracking, sta prendendo forma un nuovo tipo di danno ambientale, quello da terremoto indotto, che le persone si troveranno sempre più a dover subire. Adesso, oltre alle possibili esplosioni delle piattaforme petrolifere o delle navi cisterna, oltre all’inquinamento del territorio e delle falde acquifere, dovremo cominciare a temere il crollo della casa a causa delle perforazioni delle compagnie di estrazione dello shale gas. Più il deposito di metano è vicino alla superficie, più crescono i pericoli. L’estrazione di grandi quantità di metano può modificare l’equilibrio del terreno, con rischi di subsidenza più alti e scosse di terremoto più intense.