Lo studio condotto per 13 anni su 300mila europei di 9 paesi dimostra che all'aumentare delle percentuali di inquinanti sale il rischio di cancro ai polmoni
Tra le città monitorate le 3 italiane prese in esame Torino, Varese e Roma hanno dimostrato che a livello europeo registriamo le percentuali maggiori di inquinanti nell’aria, che aumentano il rischio di tumore al polmone.
A confermarlo anche l’Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, che ha preso parte alla ricerca e commentato gli esiti dello studio condotto su 300mila persone di 9 paesi monitorate per 13 anni consecutivi ricordando che il tumore ai polmoni rappresenta la prima causa di morte nei paesi industrializzati e più alta è la concentrazione di inquinanti, soprattutto particolato Pm 10 e Pm 2,5, maggiore è il rischio di malattia.
Parte integrante del progetto europeo Escape (European Study of Cohortes for Air Pollution Effects) la ricerca ha tenuto in considerazione lo stile di vita e l’esposizione agli inquinanti di abitanti di Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Austria, Spagna, Grecia e Italia esposti principalmente all’inquinamento generato dal traffico e dalla presenza di aree industriali. Dalle indagini condotte la consapevolezza che all’aumento di 10 microgrammi di Pm10 per metro cubo aumenta del 22% anche il rischio di ammalarsi.