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RECOIL, e gli oli esausti di trasformano in energia

Due comuni "pilota" testeranno i vantaggi del nuovo progetto RECOIL, nato per ampliare e ottimizzare la raccolta e il riciclo degli oli esausti a fini energetici

(Rinnovabili.it) – E’ stato presentato in occasione di Ecomondo il progetto RECOIL RECovered waste cooking OIL for combined heat and power production – (Olio vegetale esausto recuperato per la produzione combinata di energia elettrica e termica).

L’iniziativa, cofinanziata dalla Commissione europea rientra nel programma LIFE+ e durerà fino a giungo del 2015 con l’obiettivo di realizzare un sistema ottimizzato per la raccolta porta a porta dell’olio vegetale esausto finalizzato alla produzione di energia. Il progetto verrà testato inizialmente nei due comuni Castell’Azzara (Gr) e Forlimpopoli (Fc) dove, oltre alla recupero, verrà istituito un sitema informativo per il monitoraggio e la tracciabilità dell’intera filiera di raccolta. In questo modo sarà più semplice seguire l’andamento dei processi e valutarne vantaggi ed eventuali criticità. Una volta raccolto l’olio esausto subirà un procedimento meccanico per poi essere utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica e/o termica a basso impatto ambientale.

“Con Recoil si raggiunge un duplice vantaggio – dichiara Stefano Ciafani responsabile scientifico e project manager per Legambiente – poiché si riducono gli sversamenti degli oli usati in fognatura che causano problemi alla depurazione e si raccoglie una risorsa utile alla produzione di energia rinnovabile. L’attività di informazione e sensibilizzazione è basilare per coinvolgere direttamente i cittadini nella gestione sostenibile dei rifiuti e, nello specifico, nella raccolta domiciliare porta a porta degli oli vegetali usati”.

Secondo i dati del CONOE (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali e animali esausti) nel 2010 sono stati recuperate 43mila tonnellate di oli vegetali esausti che poi sono stati correttamente riciclati. Anche se al momento la raccolta domestica è limitata a pochi comuni il progetto prevede l’ampliamento della capillarità degli interveti di raccolta, anche porta a porta a seguito della necessaria modifica di legge
“Recoil è un progetto innovativo – dichiara Serena Drigo di AzzeroCO2, presente  ad Ecomondo in qualità di partner del progetto – poiché ha l’obiettivo di pianificare soluzioni tecnologicamente avanzate per affrontare il problema della dispersione nell’ambiente degli oli vegetali esausti e il riutilizzo per scopi energetici. Un obiettivo questo che diventa concreto grazie alle competenze specifiche dei partner del progetto”.