Il Marco Polo è il secondo aeroporto in Europa che si dota di un sistema di raccolta rifiuti basato su una tecnologia avanzata che favorisce l’economia circolare

Un impianto pneumatico per gestire la raccolta dei rifiuti nell’aeroporto di Venezia. Una rete di circa 500 metri di tubazioni attraversati dai rifiuti che sono aspirati dai luoghi di produzione, distribuiti all’interno del terminal passeggeri del Marco Polo, grazie a un sistema automatizzato. Questa l’innovazione, unica in Italia, inaugurata in questi giorni dallo scalo.
“L’impianto pneumatico costituisce una tappa importante di questa roadmap inserita nel Master Plan 2037, che prevede l’estensione progressiva di questo sistema a tutto l’aeroporto, per un investimento di ulteriori 52 milioni di euro, che rientrano nel totale degli investimenti in sostenibilità ambientale pari a circa 378 milioni di euro” le parole di Monica Scarpa, Amministratore Delegato del Gruppo SAVE.
Impegno di economia circolare
Un progetto che rende lo scalo veneziano il secondo in Europa, dopo quello di Oslo, ad impegnarsi in questo modo così innovativo nella gestione del rifiuti. Un impegno serio di sostenibilità, reso possibile da ENVAC e Gruppo SAVE. E da un investimento di 2,1 milioni di euro.
A renderlo possibile Envac, azienda leader a livello mondiale nel settore della raccolta automatizzata dei rifiuti, con diversi sistemi aeroportuali installati in Europa.
L’impianto automatico di smaltimento pneumatico dei rifiuti si trova nel lato sud del terminal passeggeri, ma sarà progressivamente implementato in tutto lo scalo. Gli scarti separati in tre container ermeticamente chiusi, contengono secco, vetro con plastica e lattine, umido. Solo la carta segue una modalità differente. L’ultimo step è il prelievo periodico per il trasporto ai centri di recupero e trattamento.
I vantaggi dell’impianto pneumatico per i rifiuti
Anzitutto funziona sempre. Ogni giorno e per il giorno intero. Il sistema consente la separazione dei diversi materiali di scarto avviene in modo più efficace. La gestione automatizzata del processo di raccolta e stoccaggio permette di eliminare gli errori nella commistione dei rifiuti.
Ma anche di ridurre le emissioni di CO2 legate ai veicoli che devono portare i rifiuti all’isola ecologica dello scalo. Si stimano circa 6 tonnellate in meno, perché la raccolta direttamente nei container situati nella centrale ha eliminato l’utilizzo di diversi veicoli.
E ancora, visto che il sistema gestisce il 33% del totale rifiuti prodotti dall’attività aeroportuale, la raccolta centralizzata elimina tutti i depositi intermedi di raccolta dei rifiuti in aeroporto e quella pneumatica riduce al minimo la manipolazione dei rifiuti. Un vantaggio importante per le condizioni di lavoro degli operatori. (P.T.)