(Rinnovabili.it) – Entra oggi in vigore il Collegato ambientale (Legge 28 dicembre 2015, n. 221), e scattano le multe da 30 a 150 euro per chi abbandona rifiuti di piccola e piccolissime dimensioni, dai fazzoletti di carta alle gomme da masticare o agli scontrini. Sanzioni fino a 300 euro, invece per chi viene scoperto a gettare in terra i mozziconi di sigaretta.
Per tentare di tenere le città più pulite, il Collegato ambientale istituisce l’obbligo per i Comuni di dotare le strade, i parchi e tutti i luoghi di alta aggregazione sociale di appositi contenitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo.
Per calmierare lo smog nelle città il governo prevede inoltre di stanziare 35 milioni di euro a favore dei comuni con più di 100 mila abitanti. Serviranno a finanziare progetti di mobilità sostenibile per ridurre il traffico e l’inquinamento. Tra questi sono incluse piste ciclabili, iniziative di piedibus, car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing. I finanziamenti vorrebbero stimolare anche la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola e piani di riduzione del traffico. Inoltre, le lampadine dei semafori fulminate saranno sostituite da quelle a basso consumo energetico.
Il provvedimento, una sorta di agenda green in 79 articoli, cerca di reintrodurre anche il vuoto a rendere, per ridurre l’enorme quantità di imballaggi quotidianamente smaltiti dagli italiani. Dietro cauzione, alberghi e residenze di villeggiatura, bar, ristoranti e altri punti di consumo potranno aderire al programma che riguarda i contenitori di birra e acqua minerale. La volontarietà dell’approccio è l’anello debole di questa disposizione. Gli esercenti potranno aderire o meno senza nessun tipo di obbligo, chiedendo una cauzione al momento della vendita, che il cliente potrà vedersi restituita alla riconsegna della bottiglia vuota.
Sul fronte dei rifiuti entra in vigore la nuova ecotassa sulle discariche, che contiene meccanismi di premialità a vantaggio delle città più virtuose, mentre sono previste penalizzazioni per quelle che non raggiungono gli obiettivi minimi di raccolta differenziata.
Se non fosse che una multa da 30 a 300 € è un passo indietro, ma in ogni caso questa legge è aria fritta, dato che nel 2009 l’articolo 34-bis introdotto nel Codice della strada con l’approvazione definitiva dell’ennesimo Ddl su ordine pubblico e sicurezza, prevedeva una maxi multa “da 500 a 1.000 euro” prevista per chi “insozza le pubbliche strade”.
Un importo da 30 a 300 €, peraltro più basso di quanto previsto nel 2009, non farà da deterrente, se nessuno poi farà multe di questo tipo; sperando poi di non avere giornali che danno spazio alla solita lettera di protesta da parte di chi viene giustamente multato e si lamenta pure, invece che chiedere scusa (oltre che a pagare la sanzione).
Resta il fatto che si conferma una volta di più che è necessario un obbligo ed il rischio di una sanzione (utopia) per evitare l’abbandono dei rifiuti, quando dovrebbe essere un comportamento naturale, ispirato dal Buonsenso e dal rispetto verso gli altri ed il Bene Comune e se una persona non ha intelligenza sufficiente per farle gettare un rifiuto in un cestino, c’è da preoccuparsi non poco sul futuro di questa società.
Vedi ad esempio: http://paoblog.net/2015/09/28/cdd-fumatori/