Rinnovabili • Comunità energetiche in Italia, di 168 iniziative solo 46 le CER attive Rinnovabili • Comunità energetiche in Italia, di 168 iniziative solo 46 le CER attive

Incentivi CER: ok a 581 impianti per oltre 33 MW

Il MASE pubblica il decreto che assegna la terza tranche di contributi del Piano di Ripresa e Resilienza alle Comunità energetiche rinnovabili.

Incentivi CER: ok a 581 impianti per oltre 33 GW
Immagine via Depositphotos

Incentivi CER, assegnati oltre 14,8 milioni di euro

È tempo di fare i conti per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Lo scorso 31 marzo si è chiuso il terzo avviso per gli incentivi PNRR da destinare agli impianti rinnovabili delle CER e oggi il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato l’elenco dei soggetti beneficiari. Con il Decreto Direttoriale n. 348 dell’11 settembre 2025, il Dicastero assegna infatti la nuova tranche di contributi, specificando la proposta progettuale ammessa a finanziamento, e l’aiuto massimo concedibile.

La cifra totale sul tavolo? Oltre 14,8 milioni di euro che saranno suddivisi tra 581 progetti di impianti per una capacità totale di oltre 33 MW.

Le proposte presentate sono state in realtà 630 ma, come spiega il MASE nelle considerazioni iniziali dell’atto, 23 sono risultate inadempienti alla normativa di riferimento mentre 5 hanno caricato la documentazione relativa ai controlli antimafia nella Banca Dati Nazionale Antimafia (BDNA) e si “è in attesa della eventuale risposta da parte della Prefettura”. I restanti 21 progetti hanno presentato istanza di rinuncia.

Dove si concentrano i nuovi progetti?

Da una letta veloce della lista ministeriale emergono alcuni dati interessanti circa l’attenzione a queste nuove forme di autoconsumo. I territori con il più alto numero di progetti ammessi sono le Province di Cuneo, Lecce e Brescia, rispettivamente con 25, 24 e 23 impianti che avranno accesso ai contributi in conto capitale.

Se si guarda invece alla potenza, in cima alla classifica compaiono le province di Torino, Treviso e Cuneo, rispettivamente con una capacità cumulata di circa 1.758 kW, 1.488 kW e 1.384 kW.

Il decreto del MASE

Il provvedimento specifica che i soggetti beneficiari sono responsabili dell’attuazione tempestiva e completa dei progetti PNRR, nel rispetto dei principi di sana gestione finanziaria (Regolamento UE 2021/241) e degli obblighi dell’atto d’obbligo. E offre tra i propri allegati il modello di atto d’obbligo che i beneficiari o attuatori dovranno sottoscrivere per accettare gli obblighi connessi ai contributi del Piano di Ripresa e Resilienza.

Ricordiamo che l’atto d’obbligo deve essere sottoscritto entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto e trasmesso al MASE tramite il Portale GSE.

About Author / La Redazione